Le Desmosedici vanno forte e qualcuno (leggasi Pecco Bagnaia) ha pure potuto permettersi il lusso di nascondersi. E’ quanto emerge dalla tre giorni di test a Mandalika, con le Rosse che si sono confermate un riferimento per tutti sia nella versione 2022 che in quella 2021 portata in pista da Marco Bezzecchi, Enea Bastianini e Fabio DiGiannantonio. Tutto bene, quindi, per quelli di Borgo Panigale che però adesso saranno chiamati a una prova ancora più dura: pianificare il futuro.
Perché difficilmente in seno ai team che fanno riferimento a Ducati le cose resteranno come stanno anche nel 2023 e in uno scenario come quello attuale ci sarà da operare scelte interne che non potranno in alcun modo condizionare il presente. In Ducati vogliono il titolo mondiale ed è abbastanza evidente che il 2022 potrebbe essere l’anno buono, ma c’è bisogno di tutti e, soprattutto, c’è bisogno che tutti lavorino per uno solo. Non è facile, però, mettere tutti in fila sul presente quando c’è ancora da stabilire cosa accadrà domani. Lo sanno in Ducati, ma lo sanno anche i piloti, visto che ci sono in ballo contratti da rinnovare, ingaggi da garantire e, adesso, anche occasioni da non farsi scappare. Ecco perché nei giorni scorsi hanno subito fatto sapere che il contratto di rinnovo di Francesco Bagnaia è praticamente pronto, con il pilota che ha ribadito che ormai mancano solo le ultime formalità. Ma non c’è solo Bagnaia e per tutti gli altri potrebbe non essere così semplice, con Paolo Ciabatti che ha provato la mossa del mettere tutti tranquilli: “Il mercato di Ducati sarà solo interno”.
Significa che l’azienda di Borgo Panigale non andrà a cercare altrove e che tutti gli eventuali movimenti saranno tra i team che fanno riferimento al marchio. Ma oggi, se le varie dichiarazioni rilasciate non sono solo un modo per alzare la posta con Yamaha, c’è anche Fabio Quartararo che potrebbe essere libero. Davvero in Ducati non proveranno a prenderlo? Difficile da credere, ma ad oggi non ci sono elementi per pensare il contrario. E è alle parole di Ciabatti che bisogna attenersi. Anche perché le grane (si fa per dire, quando si tratta di abbondanza) non sono poche. A cominciare dalla situazione di Jack Miller. L’australiano non ha brillato nei test e il fatto di essere così in discussione potrebbe essere il seme di una scarsa serenità. Bocciarlo già da adesso, però, significherebbe ritrovarsi con un pilota demotivato per il resto della stagione. Non bocciarlo, invece, significherebbe far venire qualche mal di pancia a Jorge Martin e Enea Bastianini, che invece stanno dando del gran gas proprio per convincere i vertici di Ducati a scommettere su di loro.
L’unico che sembra relativamente tranquillo è Johann Zarco, che ha stretto un ottimo legame con il patron del Team Pramac, Campinoti, e che, superati i trenta, non sembra avere come unico scopo quello di arrivare nella squadra ufficiale. Il francese dovrebbe rinnovare a breve, così come Bagnaia, ma per gli altri tre è tutto pericolosamente aperto. E l’unica soluzione, almeno per il momento, è aspettare. Con il rischio, però, di arrivare lunghi su questioni che, invece, andrebbero definite subito, prima ancora che il vorticoso giro del mercato entri nel vivo. “E’ tutto sotto controllo – ha dichiarato nei giorni scorsi Paolo Ciabatti - "Dobbiamo scegliere chi crediamo che siano i due piloti migliori per la squadra ufficiale. Quelli che ci offrono più garanzie per poter vincere il Mondiale. Mancano ancora dei piccoli dettagli per il rinnovo di Bagnaia, l’obiettivo è dare l’annuncio ufficiale entro la prima gara della stagione in Qatar. Bastianini e Martin sono osservati speciali, li vorremmo con noi anche in futuro”.