C'è meno rosso sulla Ducati MotoGP che scenderà in pista per prima nel 2025. È la Desmosedici GP24 Gresini di Fermín Aldeguer, ventenne murciano che girerà a Sepang dal 31 gennaio al 2 febbraio, giornate riservate ai collaudatori delle squadre ufficiali e a chi, come lui, è rookie: Ai Ogura (Team Aprilia Trackhouse) e Somkiat Chantra (Honda LCR). Il compito di Fermín sarà batterli in ogni weekend di gara, ma siamo piuttosto certi che il pilota scoperto da Luca Boscoscuro non si accontenterà di questo, anche perché in Spagna già gli chiedono di replicare la stagione appena archiviata dal fu rookie maravilla Pedro Acosta (sei podi e sesta posizione in classifica). "Se mi aspetto un'annata come quella di Pedro nel 2024? Spero di sì, lui è andato molto forte, si è adattato davvero rapidamente e penso che noi potremo fare qualcosa di simile" - dichiara Fermín nella plancia dell'Autodromo Dino ed Enzo Ferrari di Imola, dove questo weekend si è presentato il Team Gresini, non lontano dalla curva (l'ex Variante Alta) intitolata a Fausto.
È visibilmente teso Fermín sotto le luci della sala in cui ha svelato il suo 54 giallo formato MotoGP sul cupolino azzurro riflettente della Ducati Gresini 2025. È agitato un po' perché non si era mai trovato in un contesto del genere da protagonista: "Ero abbastanza nervoso prima di entrare sul palco con la moto, da due giorni faccio shooting fotografici e per me è la prima volta, ma sono molto contento di trascorrere questi momenti". Un po' perché stretto in quella tuta eccezionalmente scarica di sponsor all'altezza del torace, dove campeggia in maniera vintage e decisamente apprezzabile la sola scritta Gresini Racing, sente la pressione delle aspettative. Ducati Corse gli aveva fatto firmare un contratto MotoGP (biennale, dotato di opzione per ulteriori due anni) con grande anticipo, ancor prima che cominciasse la scorsa stagione agonistica, affascinata da quel 2023 in cui Aldeguer era stato capace, vincendo quattro gare consecutive, di dominare l'ultimo terzo di stagione. Nel 2024 si è riconfermato solo parzialmente (tre vittorie, due podi), e adesso il paddock della top class lo osserva attentamente per capire se il classe 2005 meriti davvero una delle moto più competitive della griglia di partenza.
L'aria risaputamente famigliare e accogliente che si respira nel Team Gresini, dove Fermín è stato collocato da Borgo Panigale al termine dei movimenti di mercato della scorsa estate, potrebbe essere potenzialmente ideale per consentirgli di scrollarsi di dosso parte della pressione, aiutandolo ad esprimere un talento che sicuramente ha. "Qualche pilota della MotoGP con cui già mi confronto? Un pochino con Martín e con Aleix (Espargaró, ndr) - ci risponde Aldeguer - che abitano vicino a me e con cui spesso mi alleno. Ho chiesto anche un po' di informazioni ad Alex e Marc sulla moto, loro mi hanno detto che devo stare tranquillo perché ho abbastanza talento e ho tutti gli strumenti per fare bene. La cosa che più mi ha impressionato della MotoGP? Per me la frenata, perché stacchi più meno negli stessi punti della Moto2 e ma ovviamente arrivi più forte. Quando ho fatto i primi giri pensavo di staccare già tardissimo, ma mi hanno detto 'ehi ciccio, devi staccare più tardi', e io non pensavo di farcela. Alla fine però ho finito i test staccando nei punti giusti e questo mi ha fatto sentire bene".