La scorsa settimana, durante un evento a Berlino, BMW ha presentato i suoi team ufficiali per il 2025, ma la vera notizia è quella che ha rimbalzato in tutte le redazioni del settore. Il direttore del Motorsport, Sven Blusch, ha infatti rivelato a Speedweek che la BMW sta lavorando a un piano strategico per entrare nella classe regina delle moto. Una mossa che, se realizzata, non solo cambierebbe le carte in tavola nel mondo delle corse, ma segnerebbe anche un capitolo storico per il marchio. Da anni, infatti, la BMW flirta con il mondo della MotoGP. Avete presente quel motore tre cilindri da 990 cc sviluppato nel 2002? Beh, è solo uno dei tanti tentativi di entrare nel campionato. Con la recente uscita di Suzuki e con gli scenari a prospettive zero di KTM, ora le porte sono più aperte che mai. Potrebbe essere l’occasione giusta per il colosso tedesco, che ha tutto: risorse, tecnologie e soprattutto una visione chiara.
Markus Flasch, il nuovo CEO di BMW Motorrad, aveva espresso già nei mesi scorsi (su MOW avevamo raccontato tutto) il suo desiderio di entrare nella MotoGP, sottolineando che il momento giusto potrebbe essere il 2027. Ora, però, spunta addirittura l’ipotesi 2026. E non si tratta di un semplice capriccio da CEO appassionato di moto: Flasch è ben consapevole che ogni mossa deve essere strategica e sostenuta dall'intero consiglio di amministrazione. La BMW non vuole entrare per poi ritirarsi, ma piuttosto costruire un progetto a lungo termine che si integri perfettamente nella loro visione di branding e marketing. E qui si fa interessante.
La MotoGP non è solo una questione di che ce l’ha più veloce (la moto, ndr), è anche un palcoscenico globale. È il terreno di caccia perfetto per espandere la propria presenza in mercati emergenti come l'America e l'Asia. In più c’è già un campione pronto in casa, Toprak Razgatlioglu, che vuole provarci tra i grandi dei prototipi e che soprattutto in Oriente è già un idolo delle masse. Il turco sta ridiscutendo il suo contratto e è chiaro che ogni richiesta cambierebbe con la garanzia di una sella in MotoGP, anche se l’impressione di molti addetti ai lavori è che BMW vorrà provarci lo stesso a prescindere dalle scelte del “suo” campione.
Tanto che Sven Blusch, il direttore della divisione motorsport di BMW, proprio parlando con i colleghi di Speedweek, ha affermato che le decisioni, proprio perché importanti e vincolanti, non possono essere affrettate. Il piano è quello di avere un quadro chiaro entro la metà del 2025. Per poi mettersi seriamente a lavorare alla creazione di un prototipo. “La BMW – ha detto - non vuole fare figuracce, e dopo anni di alti e bassi in Superbike, è finalmente pronta a scrivere una nuova storia”. La casa bavarese vuole lasciare il segno e ormai non gioca neanche più sotto traccia rispetto alla possibilità di un ingresso in MotoGP.