L’aria di Berlino non è azzurra, ma elettrica e carica di tensione. Ma anche di adrenalina e attesa mentre il campione del mondo SBK 2024, Toprak Razgatlioglu, si prepara alla sua prima stagione con il numero 1 sul cupolino e a difendere quel numero che, non fosse stato che per amore verso BMW, non avrebbe scelto. E che forse gli ha già portato abbastanza sfiga. E’ una stagione, la 2025, che si presenta come un terreno minato in cui il pilota turco dovrà affrontare non solo i rivali, ma anche i demoni di un infortunio inatteso e le ombre di un telaio controverso. E lo stesso vale per la sua BMW M 1000 RR, simbolo di un’era di rinascita, che è pronta a scendere in pista su un asfalto metaforicamente scivoloso.
Toprak, vestito di oro e con il numero 1 ben in vista, sfida comunque tutti i fantasmi. “Non ho mai amato il numero 1, ma l'ho scelto per la BMW” - confessa con sincerità disarmante, rivelando il peso di un titolo che, pur celebrato, porta con sé un carico di responsabilità. La BMW, che nel 2024 ha fatto un balzo in avanti, si ritrova ora a dover fronteggiare il rifiuto della FIM del suo nuovo telaio: un colpo che mette in discussione tutto. Il telaio - come anticipato e raccontato già da giorni da GPOne - frutto di un lavoro meticoloso e delle super concessioni,c he avevano catapultato BMW nel novero delle squadre vincenti, è stato bocciato. “Ci hanno detto che non siamo più in difficoltà” - commenta, con una nota di frustrazione, il team principal Shaun Muir. Un'affermazione che risuona come una condanna alla conferma: la BMW deve dimostrare che il suo successo non è stato figlio di “vantaggi”.
La preparazione di Toprak, però, è stata segnata da un incidente che ha messo a dura prova la sua determinazione. Un infortunio all’indice, causato da una caduta durante una sessione di enduro, potrebbe compromettere l’inizio di stagione. “Spero di essere pronto per Portimao, ma la mia mano del freno è sacra - dichiara, come se stesse esorcizzando il maleficio di un destino avverso - L’assenza dai test di Jerez sarà quindi inevitabile”. In questo clima di incertezze, la figura di Michael Van der Mark, suo compagno di squadra anche per il 2025, diventa cruciale anche per i primi feedback sulla nuova moto. “Siamo orgogliosi di lui - ha affermato Sven Blusch, direttore di BMW Motorrad – contiamo su di lui per questi primi test e siamo sicuri che saprà aiutarci”.
Il 2025 sarà, quindi, non solo Toprak, ma un palcoscenico di sfide e opportunità per tutti. BMW è consapevole che ogni errore potrebbe costargli caro. E la decisione di rifiutare il nuovo telaio ha sollevato un vespaio di polemiche, un dibattito acceso sull'equità delle regole. Se da un lato il mondo del motorsport applaude i progressi di BMW, dall'altro la FIM e Dorna si trovano a dover bilanciare le proprie scelte. La bocciatura rappresenta un colpo al cuore per BMW, costretta a tornare al modello di produzione in un momento cruciale. “Dobbiamo dimostrare che il nostro successo non è stato un caso - ripete Muir – non deve essere questo a fermarci o spegnere le nostre ambizioni”.
E così, mentre il countdown verso la prima gara di Phillip Island si intensifica, gli appassionati di SBK sono alla finestra. Saranno i circuiti a dare il verdetto finale: la BMW M 1000 RR può davvero mantenere la competitività o il ritorno al telaio di serie la condannerà a un ruolo di comparsa? Le aspettative sono alte, le incertezze altrettanto, ma la garanzia assoluta, inutile negarlo, è Toprak Razgatlioglu, che avrà anche un dito massacrato, ma che ha già dimostrato di poter contare su un talento superiore a quello di chiunque altro tra le derivate di serie. Anche se il sogno della MotoGP, che non appare più così irrealizzabile, rischia di distrarlo.