Tra Sinner e Kyrgios non si placano le discussioni sul caso del doping Clostebol: tocca a Kane Cornes, che ha lanciato una doppia bordata a Nick Kyrgios, definendolo un "bambino" e "l'atleta australiano più deludente di sempre". Il tanto atteso ritorno di Kyrgios nel circuito professionistico durante l'estate australiana è stato un vero flop: una durissima sconfitta in tre set al Brisbane International, seguita da un'altra uscita precoce al primo turno degli Australian Open. Il tennista di Canberra sta cercando di recuperare dopo che infortuni hanno messo in ginocchio le sue ultime due stagioni. Nonostante i risultati deludenti, Kyrgios continua a essere il tennista australiano più chiacchierato delle ultime settimane, superando di gran lunga i suoi connazionali Alex de Minaur, Alexei Popyrin e Jordan Thompson, tutti in gara a Melbourne Park. Le storie su di lui non si contano più: dalla forma fisica, al futuro nel tennis, ai suoi continui scontri con personaggi come Jannik Sinner, Lleyton Hewitt e Andy Roddick. Cornes, ex giocatore dell'Afl con una carriera di 300 partite con il Port Adelaide, è diventato uno dei commentatori più schietti dei media sportivi. E ha davvero avuto abbastanza del circo Kyrgios. "Sento che parliamo troppo di questo ragazzo", ha esordito Cornes alla radio Sen 1116. “Capisco perché, ma ha dominato i titoli nelle ultime due o tre settimane prima degli Australian Open. Non è una novità, ma non ne abbiamo ancora finita con lui. Non importa se gioca o meno, il suo ruolo nel tennis rimane rilevante perché attira il pubblico. Nonostante sia l'atleta più deludente di sempre, sarà sempre al centro dell'attenzione”.
Kyrgios ha risposto come di consueto su X, dicendo che le critiche di Cornes erano infondate, visto che non aveva praticato uno “sport globale”. Le parole di Cornes hanno sicuramente attirato l'attenzione, spingendo gli appassionati a riflettere su chi davvero meriti il titolo di “atleta più deludente” d'Australia. Ma Cornes non ha finito: “Questo ragazzo si siede lì a criticare tutti", ha proseguito. "Critica i raccattapalle, gli arbitri, gli altri giocatori. Guardate la classe dimostrata da Roger Federer o altri con un talento simile a quello di Nick. È un bambino di 29 anni. Il suo comportamento e il suo ruolo da ambasciatore mettono tutto questo in luce. Nessuno ha parlato così tanto con così pochi risultati per così tanto tempo. Eppure, eccoci qui, e lo capisco. È un merito che la gente sia ancora interessata a lui." Un fattore chiave che mantiene Kyrgios sotto i riflettori è la sua passione per i social media, come sottolineato da Roddick che lo ha definito un "influencer del tennis". Online è dove Kyrgios ha combattuto la maggior parte delle sue battaglie, dalle critiche sulla sua positività ai test antidoping alle punizioni relativamente leggere per Sinner e Swiatek. Non ha resistito nemmeno a intervenire nel feed Instagram di Cruz Hewitt quando ha criticato il figlio di Lleyton per aver postato una foto con Sinner dopo l'allenamento con il numero 1 del mondo. “Si è infortunato agli Australian Open? Beh, perché si è infortunato? Probabilmente perché passava il tempo a giocare a PlayStation, a basket e facendo altre cose che non c'entrano con l'essere al meglio su un campo da tennis. Se non ti impegni e non ti prepari, non sorprende che sembri sottotono, che non riesci a muoverti in campo e che fai tanto affidamento sul servizio”.