Jannik Sinner avanza con sicurezza all’esordio all’Australian Open, superando Nicolas Jarry in tre set (7-6(2) 7-6(5) 6-1) sul campo della Rod Laver Arena. Ma il match ha acceso discussioni ben oltre il risultato: dalle polemiche sul doping mosse dal cileno alle immediate difficoltà di Kyrgios e Djokovic, l’inizio del torneo non è certo monotono.
Sinner ha affrontato due set molto combattuti contro Jarry, un avversario che si è superato per continuità e intensità. “I primi due set potevano girare storti,” ha ammesso Jannik nell’intervista post-partita, “ma nel terzo, con il break, ho preso il controllo.” Il numero uno del mondo ha mostrato nervi saldi nei momenti cruciali, dominando nei tie-break e chiudendo agevolmente il set finale. “Sono felice di essere qui. Ho il miglior team al mondo e sto lavorando per migliorarmi,” ha aggiunto il campione in carica, in attesa del vincitore tra Taro Daniel e Tristan Schoolkate, che si è rivelato poi essere il secondo.
Jarry e le accuse sul doping
Nicolas Jarry non si è limitato al tennis, dando aria per la prima volta (da parte sua) una polemica che serpeggia nel circuito: il trattamento differenziato nei casi di doping. Il cileno, sospeso nel 2020 per positività a due steroidi anabolizzanti a causa di supplementi contaminati, ha dichiarato prima del match al quotidiano La Tercera: “Avrei voluto lo stesso supporto che hanno ricevuto Sinner e Swiatek.”
Jannik Sinner è sotto indagine dopo che un test del 2024 ha rilevato tracce di clostebol, attribuite a una contaminazione accidentale durante massaggi terapeutici. Nonostante l’indagine sia ancora aperta e una possibile squalifica di due anni penda come una spada di Damocle, l’italiano ha continuato a giocare, una decisione che ha attirato critiche, tra cui quelle di Nick Kyrgios e, almeno secondo alcune interpretazioni, di Novak Djokovic.
Kyrgios e Djokovic: un torneo in salita
Se Kyrgios non perde occasione per polemizzare, questa volta ha fatto parlare di sé più per la sua prestazione sul campo, dove è stato subito messo sotto dal britannico Harry Fearnley. che ha vinto i primi due set velocemente, prevalendo poi anche al terzo al tie break e mandando a casa il chiacchierone australiano.
Intanto, anche Novak Djokovic ha trovato difficoltà inaspettate. Opposto al giovane statunitense Basavareddy, il serbo ha ceduto il primo set, mostrando segnali di vulnerabilità che potrebbero complicare il suo cammino nel torneo, prima di un netto cedimento del suo avversario. Tutto facile invece per Carlos Alcaraz, il più pericoloso avversario di Jannik assieme al numero 2 del mondo Zverev (ma probabilmente anche più di lui), contro Shevchenko.