Dopo le parole del giornalista sportivo americano Jon Wertheim, arriva anche Andy Roddick che, con il suo consueto modo molto diretto, non le ha mandate a dire a Nick Kyrgios durante l'ultimo episodio del suo podcast su YouTube, “Served with Andy Roddick”. L'ex campione dello US Open 2003 ha commentato senza mezzi termini le continue frecciate di Kyrgios a Jannik Sinner, alimentate dalle vicende legate al doping. Roddick ha dichiarato: “Kyrgios è stato il critico più esplicito di Sinner. È vero che Sinner è risultato positivo a due test antidoping, e questo rimarrà un fatto. Ma è possibile considerare il contesto e comprendere le differenze tra un caso e l'altro. Kyrgios, invece, riduce tutto a una narrativa sensazionalistica, trasformando la vicenda in qualcosa su sé stesso. La sua difesa? ‘Era solo una battuta’, ma questo non giustifica il riempire la sezione commenti di un ragazzo di 16 anni con commenti velenosi. È assurdo”.
Non contento, Roddick ha affondato ulteriormente: “Kyrgios vuole che il suo contesto venga compreso quando si tratta delle sue colpe, come quando si è dichiarato colpevole di aver aggredito la sua ragazza, attribuendo tutto a un brutto momento e all’uso di droghe. Ma allora, perché negare lo stesso beneficio del dubbio a Sinner? Per sempre sarà ricordato come il ragazzo che ha aggredito una donna, proprio come Sinner sarà ricordato per quei test positivi”. Le parole di Roddick riflettono un sentimento condiviso da molti nel mondo del tennis: l’intolleranza verso le uscite polemiche e spesso fuori luogo di Kyrgios. Con gli Australian Open alle porte e la partecipazione del tennista australiano in bilico a causa di un infortunio, il focus dovrebbe spostarsi sul gioco e non sulle polemiche. Roddick, con il suo stile tagliente, ha dato voce a un pensiero che in molti condividevano ma pochi avevano osato esprimere apertamente.