Honda lo voleva e avrebbe fatto carte false per metterselo nel box, anche perché avrebbe significato non perdere Marc Marquez. Ma a Gigi Dall’Igna interessava poco essere letteralmente riempito d’oro perché, come ha sempre detto, difficilmente avrebbe avuto con i giapponesi le libertà di movimento e creatività che ha in Ducati. E è rimasto a Borgo Panigale, come genio visionario del marchio con cui sta scrivendo la storia e delle corse e portandosi dietro, piuttosto, proprio Marc Marquez. Adesso, proprio parlando della scelta dell’otto volte campione del mondo, Dall’Igna ha però, senza volerlo, fornito un gran consiglio proprio a Honda.
Sì, perché nel tentativo di spiegare il so modo di lavorare e le dinamiche delle sue decisioni, l’ingegnerissimo italiano ha fatto il nome di Johann Zarco, che è stato con lui per anni in Ducati e che, a quanto pare, ha qualcosa di speciale in più degli altri, pur non essendo il pilota più vincente in MotoGP. “Io non scelgo mai un pilota perchè può aiutarmi a sviluppare la moto, alla moto ci penso io – ha detto Dall’Igna a GPRacing – Però riconosco che ci sono piloti che hanno una sensibilità più spiccata e che possono fornire indicazioni molto utili. Mi vengono in mente, ad esempio, Jorge Lorenzo e Johann Zarco”. Quel Johann Zarco, appunto, che adesso è in Honda e che proprio nel 2024 ha dimostrato di saper portare a casa punti anche con una moto con cui tutti gli altri si sono solo rovinati il fegato. Compresi i piloti ufficiali.
Parole, quelle di Dall’Igna, che dovrebbero suonare quasi come un consiglio per gli ingegneri di Honda, che appaiono sempre più smarriti dietro il progetto di un prototipo che probabilmente andrebbe rivisto da zero. Magari, appunto, ascoltando i suggerimenti di un pilota che avrà anche il suo carattere particolare e che non sarà il più vincente della storia della MotoGP, ma che ha saputo “impressionare per sensibilità” anche quel Gigi Dall’Igna che proprio Honda avrebbe voluto con la divisa di HRC. Che poi, a pensarci bene, è probabilmente anche ciò che Johann Zarco vorrebbe: diventare punto di riferimento per lo sviluppo al di là del fatto di correre con i colori del team satellite. Pare, però, che non sia ciò che invece vogliono in Honda e è in questa chiave che si spiegano anche le parole amare del francese di qualche giorno fa, quando ha detto di temere “che il 2025 possa essere peggio del 2024”.
Lo ascolteranno? Difficile da dire al momento. Quello che invece è sicuro è che in HRC stanno lavorando in maniera sicuramente più intensa e vistosa di quanto fatto nello stesso periodo lo scorso anno, con un evidente fermento e un altrettanto evidente volontà di voltare definitivamente pagina rispetto all’incubo degli ultimi anni. E non è un caso se già domani i due pensionati di lusso, Aleix Espargarò e Takaaki Nakagami, ora in veste di collaudatori, saranno in pista a Buriram. Sì, in quel Chang International Circuit che ospiterà il primo GP della stagione 2025. Aleix Espargaro e Takaaki Nakagami avranno a disposizione due intense giornate di prove, un’opportunità d’oro per capire dove effettivamente può arrivare la nuova versione della RC213V.