Questa notte sarà memorabile per le MMA italiane: Marvin Vettori aka The Italian Dream combatterà nel main event di UFC Vegas 16, sfidando lo svedese Jack Hermansson che è attualmente il 4° peso medio al mondo nel ranking. Perché dovrebbe interessarci? Perché è la prima volta che un italiano si trova in questa posizione di notorietà nelle MMA. Prima di lui c’era stato Sakara che aveva addirittura combattuto per il titolo mondiale, ma all’epoca la UFC non era ancora così massificata e conosciuta.
Marvin Vettori ha 27 anni e viene da Mezzocorona, Trento. Ha lasciato il trentino a 18 anni per trasferirsi a Londra, dove si allenava e per mantenersi faceva il bouncer nei club della capitale inglese. Tra un combattimento in UK e i match con Venator in Italia, si è fatto strada nel mondo delle MMA, diventando il fighter italiano più giovane ad esordire in UFC. Di lui si dice che è un lottatore completo, di quelli da fuochi d’artificio, non si tira indietro davanti a nessuno stile. Grappling, striking, ground and pound: Vettori attacca a testa bassa, carica duro, col rischio di prendere il famoso cappottone di mazzate sì, ma garantendo prove spettacolari. Non è un caso infatti che esordisca in UFC non proprio in un evento qualunque: il suo match fa da sottoclou al famoso Diaz vs McGregor atto II il 20 agosto 2016, ha davanti il carioca Alberto Uda. Lo batte con una ghigliottina al primo round. La strada sembra scritta, insomma.
Stanotte ci troviamo davanti a una svolta totale. Marvin avrebbe dovuto combattere contro Jacare Souza, un veterano delle MMA oramai entrato in parabola discendente. In contemporanea avviene un fatto: il fato ha voluto che in questi giorni l’iniziale rivale di Hermansson, Kevin Holland, risultasse positivo al Covid-19. Vettori non si è fatto trovare impreparato, e ha accettato di sostituire Holland. Era parecchio tempo che il nostro ragazzo di casa si lamentava di non avere chance d’ingresso in top 10, pur avendo disputato un incredibile e controverso match contro l’attuale campione dei pesi medi, Israel Adesanya, dove Marvin è stato sconfitto ai punti per Split Decision, ossia non tutti i giudici avevano raggiunto un verdetto unanime. Ora è diverso, sono passati due anni dal match con Adesanya e The Italian Dream è sugli scudi. Alla cerimonia del peso contro Hermansson faceva paura: testa rasata, deltoidi in contrazione, sguardo da pazzo furioso che sa perfettamente come questa sia la sua occasione. Go big or go home, dicono in America.
Non sarà un match semplice, non è che Hermansson l’abbiano messo come un pupazzetto a godersi la quarta posizione mondiale nella categoria dei pesi medi così per caso. Sarà dura, specie perché lo svedese è un combattente completo, che nasce come maestro dello striking in piedi ma che è diventato abilissimo anche nel grappling, battendo campioni di Brasilian Ju Jitsu e ottenendo un’ottima vittoria per KO da sottomissione nel suo ultimo match. D’altronde è così che uno s’immagina le situazioni che ti svoltano la vita, come delle cattive salite da affrontare coi pesi alle caviglie. Se fossero delle passeggiate nel verde bucolico in monopattino elettrico mica sarebbero life changing experiences. Se vincesse, Marvin si troverebbe in top 5 verosimilmente. E potrebbe avere una chance per la cintura, in un futuro prossimo.
Vettori piace perché è ossessivo. Da quando ha firmato con la UFC ha una frase incollata nella sua bio Instagram: I will be the first Italian UFC champion. Lo ripete sempre. Ci dimentichiamo di quanto possa fare la differenza una tenuta mentale così alta, una tale ossessione e ripetizione dei gesti e dei pensieri. Marvin è seguitissimo in tutta Italia, Calciatori Brutti gli ha dedicato un post, ha 140mila follower che ne fanno il fighter italiano con più follower dopo il legionario Sakara. Vettori sfonda, sa come fare show, sa quando fare trash talking e quando invece far parlare l’ottagono.
Stanotte, più di qualche cellulare o computer saranno accesi su DAZN per seguire questi cinque round di pura guerriglia.
Forza Marvin, l’Italia ti supporta!
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