Charles Leclerc non ha esitato neanche un secondo, davanti alle telecamere, a prendersi la completa responsabilità dell'incidente che domenica in Francia lo ha costretto al ritiro mentre si trovava al comando del Gran Premio del Paul Ricard. Un incidente che pesa come un macigno sul bilancio del mondiale in corso, già complicato e in rimonta per la scuderia Ferrari, che oggi si ritrova a inseguire la Red Bull di Max Verstappen con un ritardo di 69 punti, gap quasi impossibile da colmare nelle 10 gare che separano la Formula 1 dalla fine della stagione.
Il mea culpa del monegasco però non convince tutti, considerata la strana dinamica dell'incidente: Leclerc non si trovava infatti in lotta con il suo avversario in quel momento della gara ma, anzi, era solo al comando dopo aver gestito alla perfezione gli attacchi di Verstappen, rientrato poi ai box per il cambio gomme. Proprio in quel momento, al 18esimo giro del GP, è accaduto quindi l'impensabile: un errore di Charles che nessuno si sarebbe potuto aspettare.
Ma è davvero tutta colpa del monegasco? Come ha fatto a perdere la monoposto mentre si trovava in una fase di grande tranquillità della sua gara? E mentre non stava neanche spingendo al massimo? Sono domande che si è posto l'ex campione del mondo di Formula 1 Nico Rosberg che ha così commentato quanto successo al Paul Ricard: "Il modo in cui è accaduto l’incidente è stato davvero insolito, tra l’altro non stava neppure spingendo al massimo, ma risparmiando le gomme. Il posteriore in quel punto della pista è esattamente dove arriva il vento, e una folata o qualcosa del genere può togliere sino al 20% di carico proprio in quell’istante".
Domande che, consiglia Rosberg, dovrebbero allarmare la Ferrari: "Cosa stava succedendo a livello di motore? Basta un piccolo taglio di potenza o qualcosa di simile per avere quel tipo di problemi al posteriore. Credo col tempo dovranno esaminare e capire quanto accaduto, perché non posso credere che si tratti di un errore del pilota".