Prima sono arrivati tre ritiri per Valentino Rossi, poi la positività al Covid per The Doctor che lo sta tenendo lontano dalle gare e che ha contagiato anche Alessio Salucci, per tutti 'Uccio'. In seguito, la “malasorte” si è propagata oltre allo stretto entourage del nove volte campione del mondo, con il fratello Marini che è caduto per due volte di fila mentre si stava giocando il campionato in Moto2 e, come se non bastasse, in MotoGP si sono registrate la caduta di Bezzecchi a soli due giri dal traguardo quando era primo e la scomparsa dai radar di Bagnaia dopo alcuni risultati che avevano fatto ben sperare.
Insomma, chiamarla soltanto “sfiga” ormai è un eufemismo. E così, ci siamo rivolti al massimo esperto italiano di divinazione e previsione del futuro, il mitologico Divino Otelma che ha assicurato: “Basterebbe verificarlo con un rito di liberazione”.
Ai più potrà apparire come una follia, ma c’è un precedente nel motociclismo. Si tratta di quando Stefano Perugini nel 2001, allora in Italjet (classe 125) ed evidentemente convinto di essere vittima di un sortilegio, si affidò proprio al fondatore dell’Ordine teurgico di Elios e la Chiesa dei Viventi per migliorare i propri risultati.
Il rito si svolse ad Assen, in Olanda, come ha spiegato lo stesso sacerdote del culto teurgico: “Ci presentammo (il plurale maiestatico è tipico del Divino, nda) prima di una gara internazionale di motociclismo e compimmo il rito liberatorio. In quel caso si trattava di un singolo, Stefano Perugini, al quale poi ha portato notevoli vantaggi”.
Di seguito le immagini del rito ad Assen.
Ma non sarebbe l’unico precedente: “Ce ne sono vari in ambito sportivo. Per esempio, una certa squadra di calcio, ci aveva invitato qualche anno fa a Firenze (la Fiorentina? nda) perché andava particolarmente male, ma quando la notizia si è sparsa hanno avuto paura di essere criticati”.
Insomma, Valentino Rossi e la VR46 potrebbero farci un pensierino: “Se gli interessati lo desiderano si può fare anche collettivamente il rituale di liberazione, come è stato fatto in altre precedenti situazioni. Bisogna prima verificare per capire di cosa si tratta esattamente, dopodiché se risultasse che vi sono fasce di negatività, allora in quel caso si può predisporre. Non c’è un solo rituale che vale per tutti, ma diversi in base alle diverse situazioni. Nel caso di un gruppo, i piloti dovrebbero riunirsi in un luogo X e, a quel punto, celebrare assieme a noi la cerimonia reperendo anche dei materiali utili, non complicati da trovare”.
Inoltre, ha tenuto a precisare il Divino Otelma, questo cerimoniale sarebbe un ottimo deterrente se per caso qualcuno si fosse affidato a un professionista per inviare “negatività verso la VR46, visto che subito dopo gli si ritorcerebbe contro: “Quando vorranno essere liberati, ammesso che siano posseduti, la via c’è. E si può tenere anche segreta se hanno timore di contraccolpi. Però sappiano che se un esperto li avesse ‘maleficati’, sapendo che c’è un rituale in corso dovrebbe interromperlo, perché sennò otterrebbe soltanto di attirare su di sé il maleficio”.
Quindi, se Valentino Rossi e tutta la VR46 non sanno più come spiegarsi questa serie di “beghe” – come le chiamerebbe The Doctor – sappiano che esiste anche questa suggestiva opzione, sempre che non si stiano già tutti "toccando" per scaramanzia.
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