Il debutto di Valentino Rossi nel WEC non poteva andare meglio di così: campionato nuovo, compagni di squadra diversi dagli scorsi anni ma passo incredibile. Sono quarti i tre della BMW n. 46 al termine dei 1812 km corsi sul Circuito di Losail, dopo un ultimo stint passato a rincorrere il podio. Per Valentino era una sfida importante quella nel mondiale: le aspettative erano più che alte e il lavoro richiesto dal team elevato. Non ha deluso nessuno però, con il suo sorriso smagliante e la passione ineguagliabile che ha per questo sport, andando a chiudere la prima tappa del WEC con gli applausi di tutto il suo box. Insieme ai suoi compagni di squadra, Ahmad Al Harthy e Maxime Martin, il Dottore è riuscito a piazzarsi quarto dopo una gara che lo ha visto protagonista e spesso inquadrato, sia per i grandi sorpassi messi in atto da tutto l’equipaggio, sia per l’importanza delle posizioni in cui si sono sempre trovati.
Il primo a prendere il volante, come da regolamento, è stato Ahmad Al Harthy, in qualità di pilota amatore: la qualifica lo aveva visto riuscire a conquistare il nono posto che gli ha permesso poi, una volta cominciata la gara, di poter ambire alle posizioni importanti. Infatti non ci ha messo tanto ad andare ad insidiare le vetture davanti a lui, dando grande spettacolo insieme a Sarah Bovy, pilotessa delle Iron Dames (il team che ha conquistato Valentino una volta arrivato in Qatar), con cui si è dato più di una sportellata durante i primi stint. Dopo due ore e mezzo il pilota originario dell’Oman ha lasciato il volante a Valentino, che si è preso cura della BMW M4 GT3 durante le fasi intermedie della gara prima di passarlo a Maxime Martin. Una volta scesa la notte il Dottore è tornato di nuovo nell’abitacolo per portare la vettura al terzo posto, approfittando anche dei problemini delle altre vetture, per lasciarla nuovamente al suo collega belga che, nonostante il passo arrembante, non è riuscito a mantenere il podio.
Infatti, la BMW numero 46 ha dovuto fermarsi ai pit per un ultimo rifornimento, splash and go secondo il gergo del mondo endurance, perdendo qualche secondo in più rispetto ai rivali dell’Aston Martin numero 777, che si sono piazzati alla fine sul gradino più basso del podio. Nonostante non siano riusciti a mettere la firma sulla prima gara della stagione, i tre si sono fatti notare da tutti, affermandosi come uno degli equipaggi più forti della griglia GT3. Valentino ha guidato per un totale di 100 giri, ovvero un quarto di gara, dando anche un’importante prova di forza, dimostrando quanto questo sedile nel mondiale se lo sia meritato. È ancora lunga la stagione: la prossima gara sarà la 6H di Imola, vicino a casa sua, e la posta in gioco si alza ancora di più. Il potenziale per vincere il Dottore ce l’ha e, dopo oggi, non ha certo paura di usarlo.