Tenetevi forte, perché questa è grossa. Fossimo stati al bar avremmo potuto provare a esordire così. Lo facciamo lo stesso, ma mettendo subito le mani avanti: la notizia che arriva dalla Spagna non è solo grossa, è anche assolutamente non credibile. A meno che non siano diventati tutti fuori di melone. Fatta la doverosa premessa si va al sodo: secondo la stampa spagnola, Honda sarebbe pronta a prestare Marc Marquez al Team Gresini per un anno, salvo poi riaccoglierlo nel 2025 quando avrà a quel punto avuto il tempo per mettere in pista una RC213V realmente competitiva.
Non siamo noi a dirlo, ma ci limitiamo a riportare la notizia data addirittura dal quotidiano AS (qui il link). Sarebbe, secondo i colleghi spagnoli, il famoso “piano c” di Marc Marquez, anche se l’impressione con il passare del tempo è che i tre piani potrebbero non essere mai esistiti e che in verità Marc Marquez non si muoverà da Honda, come previsto da un contratto con penali pazzesche e clausole che rendono difficilissima la rescissione.
“Se il passaggio al Team Gresini fosse confermato, cosa che questo giornale (As.com) assicura come chiusa, il maggiore dei Márquez dividerebbe il box con il fratello Álex – si legge nell’articolo a firma di Mela Chercoles - ciò che resterebbe da vedere è il percorso dell'otto volte iridato. Marc ha ancora un contratto in vigore per la prossima stagione con la HRC, che però potrebbe trasferire il suo pilota alla Gresini Racing senza penalità in cambio di un'opzione per farlo tornare tra le sue fila nel 2025. Naturalmente, per il suo ritorno La casa giapponese dovrebbe essere in grado di realizzare nuovamente una moto competitiva”.
Dell’intera operazione le parti in causa dovrebbero parlare proprio in queste ore in Giappone. L’ipotesi, per carità, è suggestiva, ma è chiaro che non tiene conto di Ducati. Da un lato è vero che a Borgo Panigale hanno fatto sapere che la Gresini Racing è libera di trattare con tutti i piloti che vuole e che non ci sono veti sul nome di Marc Marquez, ma dall’altro lato è altrettanto chiaro che Ducati non accetterebbe mai di mettere in sella a una sua moto un pilota che, di fatto, è ancora legato da un qualche vincolo contrattuale (o dalla semplice promessa di un ritorno) con una casa costruttrice avversaria. Soprattutto in questo caso, visto che il marchio in questione è un colosso che risponde al nome di Honda. Sarebbe come accogliere a braccia aperte non più un campione, magari con la prospettiva di rendere ancora più prepotente il dominio assoluto delle Desmosedici, ma un vero e proprio cavallo di Troia. Anche la stessa Gresini Racing, che è fatta da persone che hanno già dimostrato di non avere niente da imparare su tutto ciò che riguarda le corse e di essere piuttosto in grado di fare scuola, non troverebbe alcuna convenienza in una operazione del genere. Non è gente disposta a qualunque cosa pur di avere Marquez, semmai è gente che giustamente detta le regole dell’eventuale operazione. Discorso diverso, invece, sarebbe se Marc Marquez arrivasse, magari per un solo anno, per poi ridiscutere insieme e a campo più largo un possibile futuro tutti insieme, magari tutti su sponda KTM e con la benedizione di RedBull.