Cinque piloti, solo quattro moto e, adesso, pure una scimmia a cui trovare un posto. In India è andato in scena un simpaticissimo e originale siparietto all’interno del box KTM che ha avuto, appunto, una scimmia per protagonista. La temuta invasione di animali sul circuito non c’è stata e gli organizzatori sono stati bravi nel riuscire a evitare che qualche bestiola riuscisse a intrufolarsi lungo il tracciato.
Qualche “ingresso speciale”, però, è rimasto aperto nell’area dei box, con KTM che s’è ritrovata a fare i conti con un nuovo aspirante pilota. Una scimmia, infatti, ha “disturbato” per qualche minuto il lavoro dei meccanici, con Jack Miller che s’è ritrovato a vestire i panni del cacciatore. “Ero seduto davanti al monitor a guardare la sessione di Moto3 quando ho notato un movimento in alto, dove i cavi scompaiono nell'acciaio galvanizzato della struttura del tetto – ha raccontato - All'inizio ho pensato che un cane si fosse perso, ma poi ho riconosciuto una scimmia grande come un babbuino! Abbiamo lanciato qualche banana per attirarla”. Il pilota australiano è anche salito in piedi sulla RC16 per individuare il nascondiglio dell’animale e fare in modo di fargli guadagnare una via di fuga verso luoghi ben più opportuni. Qualcosa che, per dirla con una battutaccia, vorrebbe poter fare anche con Pedro Acosta (o Marc Marquez in ottica 2025), visto che il pilota australiano, a causa di risultati non proprio entusiasmanti, potrebbe seriamente rischiare il posto già dalla fine di questa stagione. L’impressione, però, è che Acosta (e meno che mai Marc Marquez) si lascerà spaventare da un Miller in piedi sulla moto.
Siparietti a parte, per Miller la sella sta effettivamente diventando molto calda, visto che nel team satellite brandizzato GasGas sia Augusto Fernandez che Pol Espargarò ribadiscono di aver incassato la fiducia pure per il prossimo anno e visto che il suo compagno di squadra nel team factory, Brad Binder, è praticamente intoccabile. Per Miller si potrebbe prospettare l’ipotesi di un ruolo da collaudatore se non cominceranno ad arrivare prestazioni convincenti, con l’australiano che proprio dopo l’India ha chiesto alla squadra di poter iniziare a usare il telaio in carbonio già testato da Pedrosa.
“Non avevo la trazione di cui avevo bisogno fin dall’inizio, sia sull’anteriore che sul posteriore –ha spiegato Miller dopo il GP d’India - Non riuscivo a mantenere velocità in curva. È un po’ un rompicapo. Incrociamo le dita affinché possiamo lavorare su ciò che abbiamo scoperto questo fine settimana e su ciò che abbiamo provato durante il test a Misano per Motegi. Io sono certo sia solo un problema di trazione e penso che il telaio che abbiamo testato a Misano possa essere un miglioramento su questo fronte. Credo che potremmo vedere alcuni cambiamenti a Motegi”.