Nel 2023 Jannik Sinner si presentava al torneo di Rotterdam fuori dalla top 10 e sconfitto agli ottavi di finale degli Australian Open in 5 set da Stefanos Tsitsipas; la narrazione (ovviamente polarizzata , in un senso e nell’altro, come sempre accade su qualsiasi tema di interesse pubblico ormai) su di lui, oscillava tra chi lo considerava un predestinato con una carriera da star davanti e chi invece, pensava fosse solo un ottimo giocatore con un discreto futuro, meno precoce di Alcaraz e Rune, meno forte di Medvedev, Djokovic e Tsitsipas,e soprattutto, ancora troppo fragile nei tornei dello slam e nei Master 1000, vero criterio con cui vengono giudicati i giocatori dagli addetti ai lavori. La verità probabilmente stava nel mezzo, Sinner era già un grande giocatore, con dei picchi di assoluto livello, gli mancava solamente una condizione fisica che lo sostenesse per tutta la stagione e alcuni accorgimenti tattici, per poter essere più continuo durante l’anno e pensare di vincere anche i tornei più importanti.
Da quel periodo le cose sono cambiate, lunedì, Sinner si presenterà al torneo di Rotterdam, un anno dopo, da giocatore più forte del mondo, dopo aver vinto gli Australian Open, battendo Daniil Medvedev, il quale lo aveva sconfitto in finale nel torneo olandese nel 2023. Jannik sarà la testa di serie numero 1 del tabellone, e, visto il forfait annunciato la scorsa settimana proprio da Medvedev, in caso di vittoria del torneo, salirebbe al terzo posto della classifica mondiale, superando, 48 anni dopo, Panatta (che ha avuto come best ranking la quarta posizione), diventando così il primo italiano nella storia a entrare nella top 3 del tennis maschile mondiale. Non che ce ne sia bisogno, sarebbe solamente una conferma formale di quello che già è evidente, però dal momento che Sinner fin da quando è entrato nel circuito ha dichiarato di avere come sogno quello di diventare numero uno del mondo (anche più di vincere uno Slam), ecco che questo sarebbe un altro importante passo in quella direzione.
Per farlo, come detto, dovrà vincere il torneo, nulla di impossibile per carità, ma gli avversari da temere ci sono, Rublev, Rune, Hurckacz e Dimitrov i più temibili, e scenderanno in campo, metaforicamente, con il mirino ben puntato sulla fronte di Sinner, l’uomo da battere. Come anticipavamo nell’articolo di presentazione della stagione, Jannik dovrà abituarsi a scendere in campo come uno dei 3-4 candidati alla vittoria, a ogni torneo; in questo caso, vista l’assenza di Djokovic, Medvedev e Alcaraz, sarà il principale favorito e ogni risultato che non sia la vittoria, sarà considerata una delusione.
Lo ha detto anche il presidente Mattarella, in occasione della celebrazione dei ragazzi della Davis al Quirinale: adesso ci si aspetta che vinca tutti i tornei a cui partecipa, è la dura legge dello sport e del tennis in particolare, dove le partite sono tantissime, le cose cambiano velocemente, ma comunque le aspettative vanno mantenute, pur ovviamente rimanendo consapevoli che sia impossibile pretendere che vinca ogni torneo che giocherà in stagione. Tutti i grandi dello sport sono passati da questo momento, riconfermarsi dopo una grande vittoria, adesso, a partire dal torneo di Rotterdam, è il momento di Sinner, in quello che può essere considerato lo step finale della carriera di un ragazzo, che, in un anno, ha definitivamente spiccato il volo.