La vittoria a Rotterdam, lo straordinario successo in Australia, ha portato Jannik Sinner a conquistare il terzo gradino nella classifica ATP mondiale, scavalcando il russo Medvedev. Premesso che per Sinner si tratterebbe solo di un passaggio formale, dal momento che l’italiano è ad oggi indubbiamente il miglior giocatore della stagione, raggiungere tale traguardo anche ufficialmente in classifica ATP, non sarà facile e molto dipenderà dai progressi di Jannik sulla superficie che forse ama meno: la terra rossa.
Al momento Sinner si trova al terzo posto con 8270 punti, dietro ad Alcaraz, secondo con 9105 punti e Djokovic, primo con 9855 punti; la classifica ATP si basa sui risultati ottenuti a ogni evento del circuito a cui il giocatore partecipa (per un massimo di 18 tornei in un anno, se ne giochi di più vengono considerati i 18 risultati migliori), tenendo conto però, anche di quelli ottenuti nella stagione precedente. In poche parole, a ogni torneo, il tennista deve “difendere” il risultato, e quindi i punti, ottenuti l’anno precedente allo stesso torneo (o a un torneo diverso, ma giocato nello stesso periodo); per fare un esempio, Sinner con la vittoria a Rotterdam ha fatto un salto, in classifica, di 200 punti, dovuti ai 500 conquistati grazie alla vittoria del torneo e i 300 persi per la finale raggiunta lo scorso anno (e quindi, visto che sono passate 52 settimane, scalati dai suoi punti in classifica). Medvedev, che non ha partecipato a Rotterdam, non ha potuto riguadagnare i punti che avrebbe perso a causa della vittoria del torneo dello scorso anno, perdendo quindi 500 punti in classifica.
Tornando a Sinner, dopo questo spiegone, che assomiglia molto a quelli che avvengono nei film di Nolan, per farci capire meglio la trama, l’italiano con la semifinale e la finale raggiunte rispettivamente a Indian Wells e Miami nel 2023, dovrà difendere 960 punti, una situazione di vantaggio rispetto ad Alcaraz, che ne dovrà difendere 1660, ma non rispetto a Djokovic, che lo scorso anno quei due tornei non li ha giocati e che quindi potrà solo guadagnare punti. In questi due tornei, che ricordiamo sono Master 1000 (quindi assegnano 1000 punti in caso di vittoria), potrebbe avvenire il sorpasso, visto la crisi di Alcaraz (che ha perso anche a Buenos Aires, sulla terra, in semifinale), per il secondo posto in classifica.
Per raggiungere Djokovic invece, potrebbe volerci un po’ più di tempo e tutto dipenderà dalla stagione sulla terra, dove Sinner ha solo 585 punti da difendere, molti meno rispetto ai 2265 dello spagnolo e i 2135 del serbo; come dicevamo all’inizio quindi, il raggiungimento della prima posizione mondiale dipenderà dai miglioramenti dell’italiano sulla terra rossa, superficie ostica per il suo modo di giocare piatto e rapido. Proprio al Roland Garros, dove Sinner lo scorso anno ha toccato il punto più basso della sua carriera, con la sconfitta al secondo turno contro Altmaier, poterebbe avvenire il sorpasso a Djokovic, che, in quanto vincitore dell’edizione 2023, dovrà difendere 2000 punti, rispetto ai 45 del giovane rivale.
Nel tennis se vuoi essere il numero 1, devi esserlo su tutte le superfici, non ci sono scorciatoie, per raggiungere il traguardo Sinner dovrà continuare a giocare in questo modo anche sulla terra rossa, solo a quel punto, la prima posizione mondiale sarà una questione di quando e non di se.