Il 2022 è stato l’anno della rivoluzione per Marc Marquez, che non ha solo cambiato approccio col suo pubblico e lavorato sul suo corpo, operandosi per ruotare il braccio di 34 gradi, ha anche assunto un nuovo manager separandosi da Emilio Alzamora, l’uomo che dopo averlo portato dalle categorie minori al motomondiale l’ha accompagnato per tutti i suoi 8 titoli. Se oggi Marc Marquez ha un contratto di circa 12 milioni a stagione con la Honda fino al 2024 compreso lo si deve a lui, Emilio Alzamora, che dopo aver vinto un titolo mondiale in 125 si è dedicato ai piloti più giovani, tra cui anche Pecco Bagnaia.
Sull’addio di Marquez ad Alzamora si è scritto di tutto: qualcuno dice che Emilio lo ha protetto troppo, tenendolo lontano dalle cose della vita, mentre lo stesso Marc nel documentario All-In ha parlato della crisi in questi termini: “Ad un certo punto diventa come un matrimonio, e quando non arrivano i risultati è necessario cambiare atmosfera”. I fatti ad ogni modo suggeriscono che Mac abbia assunto Jaime Martinez per spingere forte sulla sua immagine, a partire dallo stesso documentario e continuando con il nuovo fan club e la maniera - più espansiva e presente - di gestire i social. A sentire Alzamora comunque, le cose non sono andate esattamente come raccontato dal suo (ex) pilota: “In queste situazioni o resti unito o finisci per dividerti - ha spiegato Emilio - Arrivati a quel punto siamo stati separati da altri”.
Altri che, secondo Carlo Pernat, sarebbero gli uomini di HRC, come ha raccontato il genovese in un’intervista alla Gazzetta: “Quando un rapporto così si rompe dopo quasi 20 anni, c'è sempre un grosso problema. Lì c’erano di mezzo contratti da milioni di dollari, ma le cose sono andate bene fino a che Marquez non ha dovuto fare i conti con l’infortunio e la Honda RC213V non è diventata una moto difficile da portare alla vittoria. Honda a quel punto poteva sopportare Marc, ma non più il suo manager”.
Tutto sommato però, Alzamora è riuscito a prendere la notizia nel migliore dei modi: “Io e Marc sappiamo quello che abbiamo vissuto. È il suo talento che gli ha fatto vincere e avere successo”, ha concluso.