Forse può sembrare scontato, ma il fatto che Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia Racing, dica che Aleix Espargarò “È quello che ha più palle in questo paddock” è qualcosa che va oltre alle dichiarazioni di circostanza. Come lo è la sua idea di chiamarlo Capitano ancora prima che Aleix cominciasse seriamente a giocarsi il titolo nel 2022. Di contro, lui taglia il traguardo per primo indicando la scritta Aprilia stampata sulla tuta. Un rapporto così tra piloti e manager si vede raramente, anche perché il mercato piloti può sempre cambiare le cose e di amicizia se ne respira poca. Lì, invece, le cose si fanno diversamente e questa ne è l’ennesima conferma. Rivola racconta che “Il modo in cui Aleix ha superato Pecco alla fine, su quella parte della pista, non è normale. Sono contento che l’abbia fatto! La gara di Aleix è stato impressionante. I sorpassi sono l'immagine del suo carattere e della voglia che aveva di vincere”. Parla da appassionato, sia dello sport che del suo pilota. E lascia intendere che la storia del più grande dei fratelli Espargarò resterà legata ad Aprilia per molto tempo anche quando - inevitabilmente - lo spagnolo smetterà di correre.
Parlando a MotoGP.com, Rivola ha anche raccontato che “Ora siamo a un livello in cui è necessario limare i dettagli e sapevamo di aver fatto un piccolo step con gli aggiornamenti che abbiamo portato a Silverstone, ma che può fare la differenza nell'attuale MotoGP, dove trovare i decimi è importante”. Ed è vero che il tracciato inglese è tra i più favorevoli alla RS-GP, eppure ci sono buone possibilità che Aprilia non abbia ancora finito di vincere le gare. Una buona occasione, per esempio, potrebbe essere tra tre settimane, quando la MotoGP arriverà sul Montmelò per il GP di Catalunya, a pochi chilometri dalla città in cui Aleix è nato e cresciuto. Ad ogni modo, Rivola si dice soddisfatto anche degli altri piloti: “Maverick e Aleix sono stati i più veloci in termini di tempo sul giro e abbiamo visto quanto è veloce Miguel quando le condizioni si fanno difficili”, le sue parole. “Dovremmo avere più Aprilia sul podio, ma non posso essere deluso dopo aver visto tre delle nostre moto nella top five”.