Enea Bastianini è ancora sotto i riflettori, da vincitore della prima gara dell'anno e quindi anche da leader del motomondiale. Tutti lo cercano, tutti lo vogliono e non stiamo parlando solo dei giornalisti che praticamente ininterrottamente da domenica lo intervistano. Nel suo futuro per ora c'è il team Gresini, come testimoniato da dichiarazioni da favola che hanno commosso tutti, ma ovviamente il pilota riminese punta in alto, a prescindere dalla moto.
Lo ha candidamente ammesso alla Gazzetta dello Sport il diretto interessato: "Io in Ducati sto molto bene. L’obiettivo è diventare pilota ufficiale, ma se arriva un’altra casa non chiudo la porta in faccia. Per ora vedo comunque il futuro qui. Mi piacerebbe meritarmi il team ufficiale, però se Martin o Miller sono davanti, mi adeguo. Io sono per il giusto".
Tornando con la mente a Losail, Bastianini ha ammesso che non se l'aspettava ("Quello che mi ha stupito di più è stata la velocità con cui abbiamo trovato le soluzioni") ma ha celebrato anche con le vittorie di Migno in Moto3 e Vietti in Moto2. “Sono molto felice per Mig e Cele. Migno mi fa morire dal ridere. Credo sia stato molto sfortunato in carriera, spesso nel posto sbagliato. Vietti ha un gran talento e io mi rivedo un po’ in lui, un po’ sulle nuvole. Ma si sta inquadrando“.
Per un Bastianini in trionfo, c'è stato anche un Bagnaia per terra e in difficoltà con la Ducati ufficiale: "Pecco sicuramente ha avuto più lavoro da fare. Credo che il suo problema sia che non ha ancora confidenza nella moto".
Chiosa con l'ennesima dedica a Fausto Gresini, sempre nel cuore di tutti: “Ci siamo scontrati tante volte, ma è quello che mi ha insegnato più di tutti il valore delle cose, come ci si deve comportare. Avevamo litigato in Moto3 perché io volevo andare via, ma sbagliavo. Poi ho capito che Fausto aveva fatto e detto certe cose solo per il mio bene".