Enea Bastianini ad Assen, tra Sprint Race e Gara, ha guadagnato quattordici posizioni. Al sabato partiva undicesimo ed è arrivato quarto, oggi - complice l'assenza di Aleix Espargaró - scattava decimo: ha conquistato il terzo gradino del podio. La cosa più pregevole del weekend di Enea è la pazienza con cui ha gestito qualsiasi fase della corsa: senza foga all'inizio quando si trovava nella giungla di centro gruppo, chirurgico quando si aprivano spiragli di sorpasso, cattivo quando gli avversari allargavano le spalle, lucido nel momento in cui i piloti davanti a lui pelavano il gas e facevano melina per curare la pressione della gomma davanti. Bastianini ha sempre avuto le idee chiare; sapeva di dover giocare in difesa nei primi giri, sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontare lo scoglio Binder (ormai Enea scherza su questo piccolo "incubo", perché non si contano più le volte in cui si è trovato a battagliare con il sudafricano), sapeva che da metà gara in poi avrebbe potuto togliersi delle soddisfazioni. Così è francobollato al gruppetto di piloti (Di Giannantonio, Marc Marquez, Vinales, Acosta) che si giocavano il podio, proprio nel momento in cui questi litigacciavano. La Bestia ha zittito la caciara e, in un sol boccone, se li è messi dietro tutti.
Gli highlights dei sorpassi del numero 23? La carenata condivisa con la Ducati Gresini di Marc Marquez - che si è lamentato - in curva 1 (sembra sorprendersi della dinamica Enea, quando la riguarda per la prima volta al monitor) e l'affondo su Vinales all'ingresso dell'ultima variante, manovra che gli ha definitivamente consegnato il primo podio in MotoGP ad Assen (ci era salito solamente nel 2018, in Moto3), il quarto di un 2024 in cui Enea sta dimostrando un'invidiabile consistenza. Ai microdoni di Sky, la Besrtia racconta così la sua domenica: "Sì, innanzitutto sono riuscito a superare Binder, bene o male quando c'è lui sai che per quattro o cinque giri gli starai dietro. È difficilissimo passarlo. La gara è stata strana perché all'inizio, soprattutto a destra, la perdeva spesso in uscita di curva quando andavo sul gas. Però piano piano la situazione è migliorata, quando gli altri sono calati un pochino io sono rimasto lì e sono riuscito a dare qualcosina in più. Mi sono divertito, ho fatto molti sorpassi, ovviamente sapevo che Pecco non fosse alla portata oggi, Martín l'ha seguito alla grande, quindi va bene così. Le gomme erano una tematica cruciale alla fine dei conti? Sì, sull'avantreno alla fine abbiamo optato per la hard perché già ieri nella Sprint eravamo al limite con l'usura. Però il posteriore mi ha dato più noie oggi".
Poi Bastianini risponde ad un paio di domande intriganti: "Cosa mi manca in qualifica per partire più avanti? Ieri in qualifica mi è mancata la velocità, nel senso che non mi trovavo in generale e sentivo tantissimo i trasferimenti di carico della moto, che si muoveva molto. Poi quello che mi manca ad inizio gara è la capacità di prendere subito il ritmo e dei riferimenti precisi, dobbiamo migliorare lì. Il sorpasso su Marc Marquez? È stato un momento particolare, nessuno dei due voleva arrendersi. Abbiamo mollato i freni entrambi per quattro o cinque volte, in modo tale da allungare la staccata. Alla fine avevo paura che il davanti mi si chiudesse, allora ho mollato definitivamente i freni e ci siamo presi. Ovviamente, essendo all'interno, ho avuto la meglio". Enea qui sorride, prima di strizzare un occhiolino furbo alla telecamera. Ci dà appuntamento al Sachsenring, tra quattro giorni.