C’è chi ha detto che si sia risparmiato e chi, invece, è convinto potesse risparmiarsi ulteriormente. Insomma, nessuno nel post Misano sembrava supportare Enea Bastianini, in quello che è stato uno splendido secondo posto a soli 34 millesimi da Pecco Bagnaia. Il finale di gara dei due piloti italiani, sul circuito intitolato a Marco Simoncelli, ha accelerato i battiti di mezza Italia, compromesso le coronarie degli uomini Ducati e – per dare idea dell’intensità del duello – regalando il giro veloce per entrambi i piloti, specialemnte l'1’31”895 all’ultimo giro per Bastianini (nonostante il “lungo” in curva 4), che significa miglior tempo in gara quando le gomme sono ormai verso la fine.
Eppure Max Temporali – pilota, giornalista e commentatore per Sky della SBK – ha affermato in un suo post su Facebook che nella condotta di gara del pilota del Team Gresini abbia prevalso lo spirito aziendalista, la logica del non dover disturbare Pecco Bagnaia, predentente al titolo e compagno di squadra di Enea nel 2023. Bagnaia – curiosamente - ha risposto a Temporali, in un cordiale ed interessante botta e risposta che potete trovare qui. Dall’altra parte, invece, con l’adrenalina della gara ancora in circolo, Claudio Domenicali ha dichiarato al microfono di Antonio Boselli che Bastianini avrebbe potuto risparmiarsi quella staccata all’ingresso della curva 4, in cui il pilota riminese ha allargato la traiettoria per evitare il contatto con Bagnaia, dopo esser stato risucchiato dalla scia della desmosedici ufficiale. “Fa parte della natura dei piloti, però ci sono 150 persone che lavorano, c’è una squadra, ci sono risultati da portare a casa e c’è un’azienda. Quindi bisogna cercare di lavorare per la squadra. Enea in quella frenata è andato un pochino oltre”, le parole dell’amministratore delegato di Ducati.
Al termine della prima giornata di test sulla pista di Misano ci ha pensato direttamente Enea Bastianini a chiarire la questione, rintuzzando qualsiasi zampillo di polemica. Intervistato da Sky, il 24enne romagnolo ha rivelato come – a freddo – i vertici di Borgo Panigale si siano ricreduti: “Ducati dopo ha analizzato bene la gara e ha visto che avevo del margine, che c’era più distanza da Pecco rispetto a quello che si vedeva in televisione. Si sono scusati per aver detto questa cosa, credo di non aver fatto nulla di sbagliato”. La Ducati, nel weekend misanese, ha confermato di essere in possesso di due top rider assoluti del Motomondiale. Se l’unica, fin qui, vera sfida da futuri compagni di squadra per la vittoria – per altro senza sorpassi o contatti – è bastata a scatenare le prime discussioni, allora verrebbe da pensare che nel 2023 la gestione interna di Pecco ed Enea dovrà essere molto attenta da parte di Ducati. Un problema che, in fondo, vorrebbero avere tutti.