Il quinto posto in classifica era un obiettivo ambizioso che Enea Bastianini e il Team Gresini si erano prefissati ai nastri di partenza del Motomondiale 2022. Ora che è la volta di Valencia, ultima gara della stagione, si può dire che il target sia stato ampiamente centrato. Enea è quarto nel mondiale piloti con un vantaggio di sicurezza sul primo inseguitore, Jack Miller. Il 24enne di Rimini, quindi, più che guardarsi alle spalle ha la possibilità di puntare avanti, alla terza posizione in classifica momentaneamente occupata da Aleix Espargaro, che dista solamente un punto. La vittoria in terra spagnola significherebbe quinto successo stagionale, premiazione al Gran Galà di domenica sera, titolo mondiale per Pecco Bagnaia e Ducati, degna conclusione dell’avventura con Gresini Racing, protagonista assoluto – anche grazie ad Enea – nell’anno che segnava il ritorno in MotoGP come team indipendente.
“Vincere sarebbe la ciliegina sulla torta” – ammette Enea aprendosi in un sorriso. Per riuscirci, però, dovrà superare un ostacolo psicologico che Bastianini stesso, qualche mese fa, confessava di avere. Si tratta di una sorta di soggezione nell’affrontare weekend di gara su piste che il pilota romagnolo, nelle cilindrate minori, faticava a digerire. Valencia si inserisce tra queste, ma Enea sembra aver trovato l’antidoto per combattere una rigidità che, tra Mugello e Barcellona, gli ha forse precluso l’occasione di arrivare all’ultima tappa ancora come contendente al titolo: “Il Ricardo Tormo è una pista sulla quale non ho mai ottenuto grandi risultati. Ma devo ignorarlo, quest'anno devo partire con il piede giusto. Penso che la moto di quest'anno mi sarà di grande aiuto e mi aiuterà a risolvere il mio storico problema qui, ovvero i movimenti che si innescano sull’avantreno. Il bilancio del 2022 è positivo, direi che abbiamo fatto una buona stagione. Ci sono stati sicuramente momenti in cui le cose non sono andate bene, un paio di gare dove avrei dovuto fare meglio. Ma è solo il mio secondo anno in MotoGP quindi non mi aspettavo la perfezione. L'obiettivo era migliorare. E penso che ci siamo riusciti, alla fine i momenti belli hanno prevalso su quelli brutti. Sono soddisfatto".
Dopo la gara di Valencia per Enea inizierà un nuovo capitolo della sua carriera. A cominciare dai test di martedì prossimo Bastianini indosserà la tuta rossa della Ducati ufficiale, una sella tanto voluta quanto meritata. Se dall’altra parte del box ci sarà Pecco Bagnaia, nel suo lato Enea troverà i meccanici di Jack Miller e un nuovo capotecnico: Marco Rigamonti, che a sua volta saluterà Johann Zarco. Enea dirà addio ad Alberto Giribuola, diretto in KTM, a Nadia Padovani e a tutto il Team Gresini, ma porterà sempre con sé lo spirito della squadra di Faenza: “I nostri risultati sono stati al di sopra delle aspettative, significa che il modo in cui abbiamo lavorato con Gresini è stato buono, molto simile a Ducati. Voglio mantenere questo metodo e voglio assolutamente conservare la leggerezza che ho conosciuto nel team Gresini. La squadra ufficiale sarà sicuramente più metodica e seria, ma non credo che un pizzico di leggerezza faccia male”.