Domenica 18 Febbraio si è svolto l’attesissimo match di pallavolo femminile tra il team di Conegliano e quello di Milano, conclusosi con un 3-2 per la squadra di Santarelli. Una delle partite più belle e combattute degli ultimi tempi, dove entrambe le squadre hanno lottato fino alla fine ma ad avere la meglio nell’ultimo set sono state le pantere di Canegliano, arrivando così a confermare il loro dominio che ormai va avanti da anni, dimostrando un lavoro di squadra eccellente, andando così a conquistare la sesta Coppa Italiana, la quinta consecutiva per un totale di ben ventidue trofei.
Ma ciò che ha davvero colpito l'attenzione del pubblico di massa durante questo match, e poi in particolare fuori dal campo tra il web e i social, è stato il piccolo diverbio avvenuto durante un time-out della partita: pare infatti che la pallavolista Paola Egonu sia stata ripresa dalle telecamere rispondere in modo aggressivo al proprio coach. “Non mi devi rispondere, ok?” – sembrerebbero queste le parole che moltissimi hanno letto dal suo labiale. Una frase di sfogo dettata probabilmente dal momento difficile che la squadra stava affrontando, capitato in un momento cruciale del match dove le pantere di Canegliano sono poi riuscite a chiudere il quarto set con grande successo.
Paola Egonu non è nuova a mostrare in campo il proprio carattere complesso, ritratto di una forza che l'ha portata ad essere oggi dov'è nel mondo della pallavolo. E questa sua ‘cazzimma’ fa spesso parlare di sé, sia fuori che dentro il campo. Basti ricordare quel commento – “Pezzo di m*erda” – rivolto al suo ex allenatore Mazzanti, quando se lo ritrovò contro durante il match di domenica 7 gennaio. Paola si è sicuramente costruita negli anni una corazza per difendersi da quella doppia pressione, quella sul campo che quella dei media, un modo per rispondere agli attacchi esterni, attaccando a sua volta, senza la paura - che spesso colpisce i grandi sportivi - di apparire supponente o troppo aggressiva.
Una donna forte e determinata, certo, ma questo suo carattere ribelle continua a far parlare di sé, spesso mettendo in secondo piano i suoi successi e il suo talento. Domenica, con l'ennesimo sfogo della giocatrice, il suo atteggiamento è prevalso ancora una volta sul suo gioco, restituendoci un'immagine a metà della giocatrice. Questo comportamento, a volte arrogante, porta ad oscurare la sua bravura, dedizione e passione, rischiando di essere con il tempo la vera condanna di Paola Egonu. In uno sport come la pallavolo al pubblico di massa arriva ciò che fa notizia e le "sfuriate" di Paola si rivelano spesso il miglior modo per attirare l'attenzione delle persone, rendendo il suo personaggio sempre più bidimensionale. Il rischio è che quel carattere emerso per salvarla si riveli proprio la sua sciagura, incastrandola in un personaggio che non la rappresenta.