Spente le luci sul circuito di Losail, in attesa che si riaccendano per la prima gara della stagione, è il momento di fare i primi bilanci. I motivi di interesse sono diversi, soprattutto ci si chiede chi potrà essere il vero avversario delle Ducati in questo 2024. I candidati non mancano, ma chi sembra tagliato fuori dai giochi, almeno per il momento, è proprio la Honda. Dopo anni di dominio sembra che in HRC non siano in grado di tenere il passo, eppure Johann Zarco sembra ottimista.
"Abbiamo raccolto molte informazioni - ha dichiarato il pilota francese - e abbiamo già confermato il pacchetto con cui inizieremo la stagione. Durante il GP ci concentreremo maggiormente sul miglioramento dei tempi e sull'essere più competitivi, anche lavorando sul set-up della moto. Abbiamo testato tutto quello che serviva alla Honda e sono fiducioso che potremo progredire. Le sensazioni sulla moto sono buone, mi diverto, ma a volte i tempi non arrivano". Praticamente Zarco è contentissimo per tutto, meno che per ciò che nelle corse conta di più:il responso del cronometro.
Tanto per fare un paragone con il lontano mondo del calcio, sembra quegli allenatori che sono contenti perché la squadra ha giocato bene, ma poi ha perso tre a zero. Contento lui, verrebbe da dire...Vedendo l'impietosa classifica dei tempi non si direbbe che alla Honda abbiano risolto granché, visto che il migliore è proprio Johann che si piazza diciassettesimo a 1.2" da Bagnaia, seguito dal compagno di squadra Takaaki Nakagami (18°) e dai piloti ufficiali Joan Mir (19°) e Luca Marini (20°).
Zarco avrebbe potuto fare meglio se nel giro veloce non avesse fatto un piccolo errore che lo ha fatto cadere, ma allora da dove arriva tutto questo ottimismo? In MotoGP non basta divertirsi, occorre essere veloci, ma il bicchiere mezzo pieno lo vede perché tra i test di Sepang e quelli di Losail ha trovato "importanti e interessanti cambiamenti e - ricorda Zarco - Honda e Yamaha saranno le uniche case ad avere delle concessioni che ci permetteranno di lavorare e migliorare la moto nel corso della stagione. Dobbiamo essere pazienti perché in futuro arriveranno nuove opportunità".
Ma se il futuro appare roseo il presente resta nero o, perlomeno, grigio: "Arrivare nella top 10 sarebbe un grande risultato - ammette Johann - anche se in questo momento lo vedo difficile. Forse avremo qualche possibilità in più nella sprint, quindi lotterò per riuscirci sabato". Da tifosi italiani, ammettiamolo, vedere una Honda sperare di entrare nei primi dieci un po' fa godere, ma da motociclisti speriamo che possano tornare presto a combattere per le posizioni che contano, magari guidati da Luca Marini.