Marco Melandri e il suo numero 33 hanno segnato un'era, un periodo d'oro del motociclismo italiano che lo vedeva accompagnato da Loris Capirossi, Valentino Rossi, Max Biaggi. Talento puro, che ha iniziato a vincere molto giovane (la prima gara del motomondiale la vince a 15 anni e 324 giorni, record battuto nel 2008 da Scott Redding) e che ha sicuramente raccolto meno di quanto avrebbe meritato, come ha raccontato nella lunga intervista alla radio svizzera in cui ha svelato perle sul suo passato, sia ironiche, sia di grande profondità.
Famoso anche per le sue capigliature colorate, nella mente e negli occhi di ogni appassionato resta la sua derapata nel Gran Premio di Phillip Island del 2006 con cui festeggia la vittoria. Moto di traverso, burn out e mano sinistra alzata in segno di vittoria. Pura poesia. In realtà sono tanti i momenti vissuti da "Macio" che meritano di essere raccontati, a cominciare dall'amicizia che fin da piccolo lo lega a Valentino Rossi, anche se ora, dice, si sono un po' allontanati.
“Ma - racconta Marco - è grazie a me, che sono appassionato di DJing, che anche lui si è preso una consolle e ha cominciato a suonare, così ora è lui che mette su la musica al Ranch”. A proposito di feste, Melandri racconta anche del party dove era presente tutto il paddock della MotoGP nel 2005. Quell'anno Marco arrivò secondo dietro Valentino Rossi, suo miglior risultato in MotoGP. Arriva alla festa e dietro il bancone, a servire da bere, c'è His Airness Michael Jordan: Marco aveva vinto la gara, si avvicina, Michael Jordan lo prende per la collottola come un cagnolino e se lo mette vicino a lui dietro il bancone e, per tutta la sera, hanno servito da bere. "Anzi - aggiunge ridendo - abbiamo bevuto e servito da bere!". Doveva fare una certa impressione vederli vicino: 198 cm uno, 166 l'altro.
Oggi Marco vive in Svizzera, continua a partecipare alle feste (come DJ però, non come barman) ed è tornato da un po' alla sua vecchia passione per le biciclette: da piccolo correva con le BMX, mentre ora si dedica al Downhill.