Prima posizione e distacco siderale su Verstappen e Piastri. Lando Norris ha chiuso il venerdì ad Abu Dhabi nella sua bolla, senza commettere errori e completamente concentrato sull’essere veloce, più degli altri. Max è a più di tre decimi, Oscar a quasi sette: è l’inizio perfetto, quello che gli serviva e che ha cercato in tutti i modi complice una McLaren ingiocabile. E se sul time attack ha fatto il vuoto, il passo gara non è da meno: circa dieci giri sull’1’29’’ basso, l’unico su quei tempi, mentre Verstappen e la Red Bull quel ritmo lo tengono soltanto nei primi giri prima di salire sull’1’30’’2. Domina dall’inizio alla fine, ma ancora non basta: “Guardando i tempi va tutto bene al momento, ma voglio qualcosa di più dalla macchina”, ha spiegato l’inglese nel dopo sessione ai media. “Non sono totalmente contento o totalmente a mio agio. Stiamo provando varie cose, spero che ci sia ancora del margine da estrarre. Non è stata una giornata negativa, anzi, ma sappiamo che si dovrà migliorare molto in vista della qualifica”.
È un inizio che lo proietta al resto del weekend come il favorito, un ruolo che proprio non vuole giocare e, dopo aver parlato del feeling con la sua vettura, lo ha chiarito ancora una volta: “I tempi possono darmi un piccolo vantaggio? No”. È concentrato, ma guardandolo l’impressione è che al Mondiale ci pensi eccome, non come aveva dichiarato durante il Media Day. Sa di avere una grande chance, una di quelle che capitano poche volte in carriera. E per sfruttarla deve fare esattamente ciò che aveva fatto nel 2024: martellare giro dopo giro senza mai guardarsi alle spalle. Al termine della giornata tra lui e Verstappen, il primo inseguitore nel Mondiale, non c’è nessuno, solo quei quasi quattro decimi di distacco. Un gap ampissimo, lo stesso che c'è tra l'olandese e Piastri, ma con otto macchine a dividerli.
Non basta però anche perché Max continua a sorridere e a mostrarsi calmo persino quando, parlando del venerdì, ammette di essere staccato, tanto: “Giornata ok, ero abbastanza contento della vettura. Però, dobbiamo andare più veloci, non siamo abbastanza rapidi anche se nel complesso non è andata male. Siamo in una finestra discreta. Abbiamo un divario da colmare e vedremo quanto riusciremo a recuperare nella notte. Sul giro e sul passo, però, siamo indietro”.
È rilassato, più di quanto ci si aspettasse nonostante il dominio di Norris. C’è però un passaggio che conta più di tutto il resto: “vedremo quanto riusciremo a recuperare nella notte”. In Red Bull, infatti, recuperare e fare magie da una giornata all’altra è stata la tradizione in questo 2025, complice una RB21 difficile da inquadrare ma estremamente veloce. Serve centrare perfettamente la finestra di funzionamento, poi al resto ci penserà come al solito Max. Al muretto lo sanno, così come lo sa anche la McLaren. L’ultimo tassello per fare un’impresa, però, è sotto il controllo degli avversari, in primis Mercedes e poi Ferrari: è necessario che si mettano tra Verstappen e Lando perché, questa volta, finire davanti (anche vincendo) non basta.
Lo spera anche Piastri, il più in difficoltà del venerdì. L’australiano è staccassimo e ha pagato l’assenza nelle prime libere, costretto a cedere il volante della MCL39 a Pato O’ Ward come previsto da regolamento. Sotto la bandiera a scacchi i chilometri non macinati si fanno sentire, con il Mondiale sempre più lontano. E se a Verstappen serve una magia per vincere, per Oscar tutto è ancor più complicato specie se il valore di Mercedes e Ferrari è quello mostrato finora. Russell è terzo, Leclerc ottavo, Antonelli decimo e Hamilton quattordicesimo, troppo lontani per impensierire il box del leader in classifica. Salvo colpi di scena clamorosi è sempre più una corsa a due.