Eliminato, in Q1. E adesso per il Mondiale si fa durissima. Il colpo di scena nelle qualifiche di Interlagos porta il nome di Max Verstappen, eliminato al primo taglio e costretto a scattare lontanissimo, dalla sedicesima posizione. Non succedeva dal 2021, in Russia. Una battuta d’arresto nel momento più delicato della sua stagione, quello che l’aveva visto rimontare e aggrapparsi a ogni minima speranza per portare a casa quello che sarebbe il quinto titolo Mondiale. In gara servirà una magia, la stessa che aveva fatto lo scorso anno, proprio a Interlagos, sotto la pioggia. E al rientro nei box è scuro in viso, a testa bassa, mentre gli sono servite soltanto una manciata di parole per commentare quanto successo: “Non avevamo grip, è semplice”, ha spiegato a Sky. Non saprei cosa dire, neanche una curva è andata bene. Cambiare la Power Unit per rimontare? Non necessariamente, dobbiamo innanzitutto capire cos’è successo”.
Parole chiarissime, le stesse che aveva pronunciato appena tagliato il traguardo. In Red Bull avevano ribaltato una RB21 che, finora, a San Paolo non ha tenuto il passo delle due McLaren. Ma, invece di migliorare e fare un salto in avanti come spesso è successo in stagione, la situazione è peggiorata. Tanto sovrasterzo, troppo, persino per uno come Max. Chi ne approfitta è ancora Lando Norris che fa tre su tre e si prende la pole position a Interlagos, bissando quella per la Sprint e la vittoria poi conquistata nel sabato brasiliano. Finora l’inglese ha dominato, non lasciando nulla ai rivali. Anzi, li ha staccati lanciando un segnale chiarissimo: dopo essere finito quasi fuori dai giochi in Olanda, con il motore della sua McLaren ko in gara, ha rincorso e adesso è diventato il favorito nella corsa al titolo.
Alle sue spalle c’è Kimi Antonelli, autore di un’altra magia: secondo come nella Sprint Race, ancora davanti a George Russell. Un fine settimana fantastico a casa del suo idolo, Ayrton Senna, onorandone la memoria nella maniera migliore possibile. E la cosa che fa più sorridere è quel “In realtà sono un po’ infastidito per essere finito ancora alle spalle di Norris” affermato subito dopo essere sceso dalla sua W16. Parole chiarissime per chi, a 19 anni e alla sua prima stagione in Formula 1, è già lì tra i più forti. Terzo è invece Charles Leclerc, con una Ferrari che almeno con lui reagisce conquistando la seconda fila. Segue i passi di Austin, anche in quel caso in super difficoltà al venerdì e poi pian piano sempre meglio fino a finire sul podio. È questo l’obiettivo in vista della gara di domani, per cercare - ancora una volta - il sorpasso su Mercedes per il secondo posto nel Mondiale Costruttori.
Quarto è Oscar Piastri, un risultato che dà ancor più valore al dominio del compagno di box: quasi quattro decimi di distacco, ancora in difficoltà dopo esser finito in barriera al sesto giro della Sprint Race. E, dopo il sabato brasiliano, difficile pensare a una reazione nel Mondiale perché i colpi incassati a malo modo iniziano a essere parecchi. L’altra sorpresa delle qualifiche è Isack Hadjar, quinto, davanti alla Mercedes di George Russell e all’altra Racing Bulls di Liam Lawson. Ottavo è Oliver Bearman che, fino al primo tentativo di Q3, aveva fatto sognare gli uomini della Haas: è stato uno dei protagonisti delle tre sessioni, salvo poi commettere qualche errore di troppo nel suo ultimo tentativo. Chiudono la Top 10 Gasly e Ocon, con soprattutto l’Alpine a sorpresa ancora nei 10.
L’altra delusione di giornata, invece, porta il nome di Lewis Hamilton: 13° ed eliminato in Q2, ancora una volta. Nel giro di rientro scuote la testa e questa volta, nel “suo” Brasile, il confronto con Leclerc fa male, parecchio. Oltre al pilota Ferrari, eliminati anche Alonso, Albon, Stroll e Sainz, rispettivamente 11°, 12°, 14° e 15°; mentre in Q1, insieme a Verstappen, out anche Ocon, Colapinto e Tsunoda. Non è sceso in pista, invece, Gabriel Bortoleto, l’idolo di casa: troppi i danni riportati nel violentissimo incidente della Sprint Race, nonostante i meccanici della Sauber ci abbiano provato fino alla fine. Partirà ultimo, per un GP che si preannuncia spettacolare: d’altronde, con Max che parte indietro ed è chiamato a rimontare, il cinema è assicurato. Finora, però, a Interlagos il protagonista indiscusso è Lando Norris. E guai a dire il contrario.