Dopo l’acquisto di Hamilton da parte di Ferrari, il mercato piloti ha faticato a ingranare e nonostante le scuderie volessero affrettare il più possibile la scelta del proprio duo vincente, tutti si sono ritrovati di fronte a continue possibilità che tutt’oggi si accavallano. Sono pochi però i piloti che stanno mantenendo alto il tasso di interesse. Per molti non ci sono dubbi e menzionarne almeno uno risulta scontato visto che se ne parla da un bel po’. Carlos Sainz sembra essere il più palleggiato nel paddock in questo momento e pare quasi che la crisi decisionale stia affliggendo lo stesso spagnolo.
Il “matador” si sta ritrovando quasi incerto sul se scegliere il porto sicuro Audi, che gli è stato promesso già da un po’, o tentare la sorte in una scuderia pluricampionata come la Mercedes. Il gioco degli scacchi avviene tra lui e Fernando Alonso, la regina dall’altro lato della scacchiera, che tuttavia non pare per niente interessato a muoversi, né in diagonale né davanti a sé, visto che non sa ancora se continuare nella categoria regina o meno. Di una cosa è certo, per esempio, ed è che Mercedes sia dietro Aston e non gli pare davvero una grande alternativa per la sua carriera. Se il sedile della scuderia di Silverstone si libererà è ancora un’incognita, eppure i rumors già lo vedono riscaldato da Sainz, anche qui favorito e che è lì dietro l’angolo pronto a scegliere per davvero. Nonostante questo, il mercato piloti si sta muovendo verso una direzione di totale squilibrio, mettendo sul tavolo più opzioni a scuderia, visto che i piloti in rotta di cambiamento sono al momento molti. Inizialmente si vociferava un Albon in Red Bull, poi è venuta la volta dell’opzione Carlos Sainz, in sostituzione di Perez o addirittura di un Max Verstappen un po’ in crisi con il team, che arriva a essere una chance allettante per la Mercedes.
La possibilità che l’olandese possa andarsene dalla squadra che l’ha portato al successo pare un giorno essere più salda e l’altro un po’ meno, ma la verità è che al giovane Max importa solo di vincere, seppur abbia mostrato una forte fedeltà nei confronti di Milton Keynes. Sergio Perez invece è agli sgoccioli del suo contratto, ma pur avendo cominciato questa stagione poco speranzoso e quasi in procinto di chiudere la sua carriera, pare stia iniziando a giocare al miglior pretendente. E ci sta riuscendo. I brillanti secondi posti ottenuti dal pilota messicano contribuiscono fortemente al trionfo sia della squadra che al suo ottimismo, convincendo un po’ Helmut Marko a valutarne un’estensione di contratto almeno per un altro anno. È un bel progresso per un pilota in una situazione di crisi, la stessa che si gli si è ripetuta più volte nel corso della sua carriera. "Il risultato di Perez è stato migliore del previsto", ha commentato Marko. "Soprattutto dopo un weekend molto difficile in Giappone l'anno scorso”. Le imprese di Checo quindi non sono state invisibili anche perché l’urgenza di garantirsi un futuro con la squadra potrebbe averlo spinto a superarsi e aspettare un riscontro entro un mese. Il numero 11 ha sicuramente riflettuto un cambiamento profondo rispetto alle scarse prestazioni che stava mostrando nelle prove del Bahrain e non si è dato per vinto. Eppure la motivazione a ritrovarsi in griglia l’anno prossimo – e magari anche continuare quest’anno – non ha colpito Daniel Ricciardo.
Quando l’australiano è stato annunciato come possibile sostituto di Sergio Perez, i fan della Red Bull hanno visto brillare la speranza di un nuovo capitolo di successi. Ricciardo, noto per il suo sorriso contagioso e il suo stile di guida aggressivo ma elegante, aveva già dimostrato il suo talento con la squadra in passato, lasciando un segno nella sua storia e arrivando dritto al cuore di Christian Horner, che tutt’ora ha sempre una parola buona per lui. Red Bull Racing si è riservata la possibilità di vedere un team di piloti totalmente differente l’anno prossimo, ma l’incertezza ha concesso un solo spiraglio di sicurezza ed è quella che non ci sia spazio per il numero 3. La mancanza di risultati per quello chesembrava essere un ottimo candidato al sedile austriaco del 2025 sta giocando un ruolo fondamentale già da questo esordio di stagione.
Le speranze riposte in Ricciardo stanno cadendo sempre di più, e se l’anno scorso gli è stata dato l’opportunità di tornare dapprima come pilota di riserva e poi come sostituto di De Vryes direttamente in pista con AlphaTauri, adesso non sembrano esservi dubbi. L’assenza di punti dopo quattro gare, incidenti e forse la parziale perdita di concentrazione stanno iniziando a far valutare il possibile cambio di guardia con piloti più giovani, in particolare con Liam Lawson. Ha fatto sorridere l’inquadratura in questo fine settimana a Suzuka, dove un Ricciardo fortemente preso dalla gara non sentiva il fiato sul collo del giovane neozelandese che lì alle sue spalle già meditava la sua entrata trionfale. I dubbi si assottigliano quindi sempre di più e la sua futura posizione pare essere a rischio a prescindere dalla prima o la seconda scuderia della Red Bull.
La realtà un po' più dura da digerire, viene fuori non solo nelle prestazioni del pilota che fa pensare a cosa sia andato storto, ma anche nelle sue stesse parole. Per essere chiari, l’australiano pare scoraggiato dal fatto che Tsunoda sembri trovarsi di più a suo agio con la monoposto rispetto a lui e questo lascia pensare alla possibilità di una preferenza per il giapponese, che almeno sette punti è riuscito a portarli a casa. Sarà davvero così? O è la pressione di essere tornato in una squadra che lo ha visto già vincente che ha avuto un suo peso. Per Marko anche un problema di natura psicologica può essere causa del suo scarso rendimento. Nonostante la sfortuna complice dello scontro con Albon in curva 2 nel Gran Premio di Suzuka, la luce in fondo al tunnel per Daniel sarà forse il weekend a Shangai, dove il pilota avrà a disposizione un nuovo telaio che potrebbe dargli la giusta carica, oltre alla consapevolezza di essere uno di quelli in griglia ad aver già corso in Cina. Mantenere il suo sedile è sicuramente al primo posto tra le sue priorità e perciò dando un po’ di colpe al team e un po’ al telaio non troppo ottimizzato, prova a giocarsi le ultime carte prima della pausa, anche se la sua dipartita potrebbe davvero anticiparsi di qualche gara. Il cambio di roster potrebbe verificarsi da un momento all’altro anche in Williams, dove le prestazioni altalenanti dei due piloti mettono a dura prova la pazienza di Vowles che si trova a praticare questo fantastico gioco delle sedie in cui la scommessa funziona in base a chi romperà il telaio nel prossimo weekend di gara.
La scuderia inglese sembra essere protagonista di una commedia, in cui non si trova pace con le monoposto e con risultatiche faticano a arrivare. Non sorprenderebbe vedere un improvviso "colpo di scena" in cui almeno uno tra Albon e Sargeant non verrà rinnovato per la seconda parte della stagione. Al momento la scommessa al buio dei piloti sembra ancora in atto, con i punti interrogativi affianco ai loro nomi scritti ancora con un inchiostro ben marcato. Ma una cosa è certa: la stagione è ancora lunga.