Suzuka non perdona, se non la affronti con la grinta giusta ti mangia. È una delle piste più tecniche e iconiche della Formula 1 e il weekend giapponese è sempre molto impattante per i piloti. Quindi se già c’è chi arriva con l’umore sotto ai piedi non è per niente facile uscirne vittoriosi, soprattutto quando ci sono una quantità incredibile di sedili disponibili per la prossima stagione e tanti contratti da confermare. Daniel Ricciardo e Alex Albon arrivavano alla prima gara della stagione come due dei grandi attesi, in team da midfield per fare molto bene, e già dopo il weekend del Bahrain le difficoltà non erano poche. A Suzuka i due sono stati protagonisti di un contatto che li ha portati a finire contro le barriere, concludendo la loro gara ancor prima di iniziarla praticamente. Un incidente che rispecchia perfettamente la loro situazione in Formula 1, decisamente negativa e piena di punti di domanda.
Daniel Ricciardo è forse l’emblema dell’argomento, perché sono ormai anni che non riesce più a performare come agli albori della sua carriera. Ai tempi della Red Bull era uno dei possibili contendenti al titolo, ad oggi in Visa CashAPP Racing Bulls è chi chiude la griglia. Un crollo prestazionale che trova le sue motivazioni in molteplici casi diversi, dal feeling con le vetture che ha guidato poi, alle situazioni intorno a lui con i team. Fatto sta che il Daniel Ricciardo che si è fatto strada con dei sorpassi incredibili e la grinta di pochi non sembra esserci più in pista, sostituito da un pilota che è sempre in salita, con la pressione di dover performare se vuole ancora correrci in Formula 1. Helmut Marko, che non ha mezze misure, potrebbe già sostituirlo con Liam Lawson, che è sempre in pista per seguire il team da vicino e che ha già dimostrato lo scorso anno di avere la stoffa per correre in Formula 1. Quindi Daniel Ricciardo deve categoricamente tornare ad essere competitivo, o almeno provarci, perché non c’è niente di scontato quando si parla di Red Bull.
A Suzuka l’australiano dopo le prime due curve si è ritrovato spinto in barriera da Alex Albon, in un incidente di gara che ha visto il pilota della Williams tamponare la monoposto Racing Bulls prima di andarsi a schiantare nel muro di pneumatici. Anche il pilota thailandese si trova in un momento particolare della sua carriera: a Melbourne è stato il protagonista di un incidente durante le prove libere che ha danneggiato il telaio della sua monoposto, portando il team a schierare una sola vettura. Però è stato Logan Sargeant, il suo compagno di squadra, a rimanere nel box, cedendo la sua monoposto ad Albon. Stessa cosa è successa a Suzuka, dove Albon ha mantenuto il telaio di Sargeant, mentre il pilota statunitense ha potuto correre ma con la vettura incidentata del suo compagno di squadra. Una situazione atipica, che ha raggiunto il suo momento clou proprio nell’incidente, perché adesso la Williams ha due telai incidentati e un grande punto interrogativo in vista del Gran Premio della Cina, perché non è scontato che riesca a portare anche solo una vettura in pista. Un bel problema per la squadra di Wantage, che si trova a dover fare i conti con una situazione davvero difficile per un team che ha avuto parecchi problemi negli ultimi anni e che sembrava finalmente si stesse riprendendo.