“Eh insomma, ho avuto quella cosa lì che ti fa correre in bagno” – Fabio Di Giannantonio sorride dopo i primi test in Malesia e, nonostante un problema che a quanto pare è tipo una tradizione ogni volta che mette piede a Sepang, è soddisfatto per come sono andate le cose. Il tempo che non ha trascorso in bagno, infatti, lo ha passato seduto su una Ducati Desmosedici che, come ha detto lui stesso con la classica uscita da romanaccio, “glie piace da matti”. E’ la moto con cui Pecco Bagnaia ha vinto il mondiale nel 2022 e il settimo posto con cui il Diggia ha chiuso la sua tre giorni di test è oggettivamente un importante segnale di crescita.
Con tanto di vena velatamente polemica verso chi è stato al suo fianco fino alla fine della scorsa stagione. Il pilota romano, infatti, adesso può contare sull’ex capomeccanico di Joan Mir, Frankie Carchedi, che non ha potuto seguire il maiorchino in Honda e che si è accasato proprio alla corte di Nadia Gresini. “Nel 2022 non ho avuto la possibilità di fare un buon lavoro – ha detto - Grazie a Frankie ho imparato di più nei test di Valencia e nei tre giorni di Sepang che in tutta la stagione 2022. Osserva molto, tiene tutto sotto controllo e attraverso la sua esperienza sviluppa molte nuove idee e soluzioni. Grazie a lui ho scoperto molte aree in cui posso ancora migliorare".
In effetti un miglioramento sostanziale s’è già visto, ma molto del merito è anche dello stesso Di Giannantonio, che comunque adesso può contare su una moto migliore e pure su un bel po’ di km messi sulle spalle in MotoGP. “L’anno scorso mi sentivo un catapultato dalla Moto2 alla MotoGP, ambientarsi non è stato facile perché è tutto diverso – ha aggiunto il pilota romano –Obiettivi per quest’anno? Migliorarsi, chiaramente, e divertirmi. Cosa che ho potuto fare già dai test di Valencia. Ora facciamo parte del gioco. Penso che per ottenere un buon risultato devi fare un buon lavoro, quindi al momento mi concentro sul fare un buon lavoro, poi i risultati arriveranno da soli".
Non lo dice espressamente, ma Fabio Di Giannantonio è consapevole che la Desmosedici 2022, come ha detto anche Pecco Bagnaia, è una moto che resterà assolutamente competitiva anche in questa stagione, come si è visto anche nei test in Malesia, e dopo la pole conquistata l’anno scorso al Mugello, adesso il sogno è quello di provare a mettere i piedi sul podio. La squadra c’è, visto che con Enea Bastianini il Team Gresini è arrivato a un passo dal titolo mondiale, così come adesso c’è anche quel pizzico di esperienza in più che serve per lottare con i fenomeni della MotoGP. L’unica cosa da sistemare è l’elettronica: “In Malesia abbiamo seguito un nostro programma di lavoro – ha spiegato il Diggia - Non ho fatto una simulazione di gara perché abbiamo provato alcune cose sulla moto che non vanno ancora bene. Siamo già a un buon livello con il set-up, ma siamo ancora un po' indietro per quanto riguarda l'elettronica. Non appena tutto andrà bene, faremo una simulazione di gara a Portimão”.