E’, a detta di tutti, l’unico pilota che in termini di talento puro può essere davvero in grado di mettere pensiero a Marc Marquez, ma Fabio Quartararo non ha la moto per farlo. Lo sa lui, lo sa la stessa Yamaha e lo sanno anche quelli che guardano con interesse la data di scadenza del suo contratto con la casa di Iwata. Perché è vero che il francese ha sempre detto di voler essere per Yamaha una sorta di bandiera, ma i segni della stanchezza e della sfiducia cominciano a vedersi tutti. Recentemente intervistato dal canale ufficiale della MotoGP, l’ex campione del mondo ha addirittura tirato in ballo la salute mentale. “Ho bisogno di divertirmi – ha detto, ammettendo che non gli succede più da anni - ho bisogno di sentire la felicità di essere davanti. Ecco perché metto molta pressione su Yamaha, perché non ho molto tempo. Ho bisogno di un progetto vincente, ora. È qualcosa di molto importante per me, per la mia salute mentale: voglio lottare per la vittoria l’anno prossimo“.

Non è la solita dichiarazione a voler mettere pressione e suona quasi di appello disperato da parte di un ragazzo che vede tutto il lavoro che la sua squadra sta facendo, ma continua a non vedere risultati significativi. I continui aggiornamenti, il motore V4 già mandato in pista con il test team, l’arrivo di una nuova squadra satellite: tutti tasselli utili, ma non risolutivi. E, inutile negarlo, quando le cose sono andate bene è perché Quartararo ci ha messo del suo, spesso rischiando anche oltre il limite. Lo farà ancora al Sachsenring, un circuito unico per caratteristiche e su cui lui e la sua Yamaha potranno anche provare a giocarsela. Ma ci sarà da fare i conti con quel Marc Marquez che ha già messo nero su bianco di non voler lasciare neanche le briciole agli avversari.
“Il GP d'Olanda – ha detto Quartararo nelle dichiarazioni ufficiali che precedono il week end di gara - non è andato esattamente come speravamo. Soprattutto nella seconda metà di gara sentivo di avere più ritmo, ma rimanevo bloccato dietro a altri piloti. Questo ha reso le cose difficili. Analizzeremo i dati dei test privati per vedere cosa possiamo imparare. Forse questo potrà aiutarci un po' nei prossimi due weekend di gara. Ho già vinto al Sachsenring, ma in generale la pista è sempre stata un po' insidiosa per noi, soprattutto nei settori due e tre. Ma ci concentreremo sugli aspetti positivi e daremo il massimo, come sempre”.
Sarà, quindi, l’ennesimo fine settimana di sofferenza, in una corsa a salvare il salvabile che comincia a essere sfiancante anche per questo Fabio Quartararo. Ma, dall’altra parte, è innegabile che in Yamaha stanno lavorando e tanto, come ha spiegato anche Maio Meregalli. “Nonostante una settimana di pausa tra due intensi weekend di gare doppie, Yamaha è rimasta pienamente impegnata – ha affermato il manager del Team Monster Energy – Alex Rins ha partecipato a un produttivo test privato a Brno, mentre gli ingegneri Yamaha hanno continuato il loro lavoro dietro le quinte, analizzando dati. Anche Fabio ha mantenuto il suo instancabile programma di allenamento per tutta la settimana. Mentre ci avviciniamo al rettilineo finale prima della pausa estiva, la nostra motivazione a dare una spinta in più è alta. Il Sachsenring presenta sfide uniche: il suo tracciato rende i sorpassi particolarmente difficili, quindi accedere alla Q2 e assicurarsi una buona posizione in qualifica sarà ancora più cruciale del solito. Prevediamo un weekend impegnativo”.