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Fabio Quartararo e la sindrome di Marc Marquez stroncata sul nascere: "Ora non posso più sorpassare"

  • di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

27 giugno 2022

Fabio Quartararo e la sindrome di Marc Marquez stroncata sul nascere: "Ora non posso più sorpassare"
Poteva chiudere definitivamente il mondiale, invece Fabio Quartararo ha fatto i conti con un filo di superbia e ha sfiorato la catastrofe. Succedeva a Marc Marquez e pure a Valentino Rossi, lo ha detto (in altri termini, ma con grande precisione) anche Kate Moss: il successo fa male. Ma Fabio da Assen ha avuto la lezione più grande

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Fabio Quartararo ad Assen partiva da favorito: Bagnaia usciva da due zeri consecutivi, con probabilità di lottare per il titolo prossime allo zero e Ducati in Olanda non vinceva ai tempi di Stoner. Inutile dire che le cose sono andate diversamente a partire dal via, quando Fabio - che nelle ultime gare era scattato alla perfezione - si è ritrovato a perdere posizioni invece di guadagnarle. L’obiettivo, il suo, era quello di spegnere definitivamente l’entusiasmo di Pecco prima della pausa estiva, un’ultima mazzata a morale e classifica per andare in vacanza con una mano sul titolo e i pensieri al 2023. Così fanno i fuoriclasse: sempre proiettati in avanti, sempre ad aggiungere. Vantaggio, vittorie, risultati. Sempre di più.

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Per Marc Marquez è stata quasi una malattia, una lotta con sé stesso che nel 2015 gli ha fatto perdere un titolo e che dal 2020 l’ha costretto a rivedere più volte la sua prospettiva di vita. Quando vai troppo forte per tutti gli altri l’avversario inizi ad essere tu. E a cascare due volte in una gara sola sono due tipi di piloti soltanto: i fuoriclasse e quelli che devono cambiare mestiere. Marquez non è l’unico, Valentino Rossi ha fatto lo stesso quando era tecnicamente inarrivabile per gli altri, perdendo un mondiale nel 2006 tra errori di valutazione e sfortune. Un eccesso di autostima che da Fabio Quartararo non si era mai visto e che, con tutte le probabilità, non rivedremo tanto presto.

Perché El Diablo la sua domenica infernale l’ha pagata carissima, dalla doppia caduta ad un long lap penalty affibbiatogli dalla direzione gara (per il GP di Gran Bretagna) con l’unico obiettivo di tenere aperto il più possibile un mondiale. “Che dire… un long lap penalty per la prossima gara - ha scritto Fabio per commentare la notizia - Ora non puoi più provare i sorpassi perché pensano che tu sia troppo ambizioso. Da inizio anno alcuni piloti (tra cui Bagnaia in Qatar e Nakagami a Barcellona, ndr.) hanno causato degli ‘incidenti di gara’ ma apparentemente il mio è stato troppo pericoloso. Complimenti agli steward per l’incredibile lavoro che state facendo. La prossima volta non proverò a fare sorpassi per paura delle penalità. Buone vacanze, ci vediamo a Silverstone”.

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Fabio ha ragione, la penalità ha poco senso. A lui, però, servirà per evitarsi la sindrome di Marc Marquez, quella del fuoriclasse che lotta contro sé stesso dimenticandosi dei propri limiti. I tifosi l’hanno perdonato subito e lui non sbagliava da 11 GP, quando era scivolato a Portimaõ dopo aver vinto il suo primo mondiale a Misano. A Silverstone sarà determinato e attentissimo a non sbagliare ancora. I motivi per restare tranquillo, comunque, non gli mancano: Fabio Quartararo apre la classifica della MotoGP 2022 con 172 punti, a cui seguono Aleix Espargarò a 151 (-21), Johann Zarco a 114 (-58) e Francesco Bagnaia a 106 (-66). Di gare, invece, ne rimangono nove.

Fabio Quartararo su Instagram contro la Direzione gara
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