Di tatuaggi ne ha parecchi, di titoli mondiali neanche uno. Fabio Quartararo, però, vuole tornare prima possibile dal suo tatuatore per incidersi sulla pelle la prima sul tetto del mondo. E non lo nasconde. Nella chiacchierata con MotoGP.com, infatti, il giovane francese del Team Yamaha Monster Energy ha scelto di non ricorrere al profilo basso e di ammettere senza mezzi termini che ora che è in sella alla M1 ufficiale vuole vincere il mondiale. “Il prossimo tatuaggio che farò – ha detto – sarà quello per la vittoria del mondiale. Spero di farlo entro la fine di questo anno e ce la metterò tutta per riuscirci”.
Quartararo già nei giorni scorsi aveva raccontato di essere riuscito a coronare un sogno quando è salito sulla moto che fino a poche settimane fa era stata di Valentino Rossi. Ma ora c’è già un altro sogno da inseguire. Al di là delle gerarchie nel box, con il francese che ha voluto anche illustrare il suo rapporto con Maverick Vinales. “Ha più esperienza di me ed è un pilota molto veloce – ha spiegato – Ho grande stima di lui e sono felice di essere il suo compagno di squadra, ma è chiaro che sarà il mio primo avversario. Non è un male sentirsi in competizione, anzi aiuta a crescere e migliorarsi. Sarà una rivalità positiva, sarebbe bello se riuscissimo ad aiutarci a vicenda. Tra l’altro lo scorso anno ci siamo lamentati delle stesse cose e abbiamo fatto sempre le stesse richieste a Yamaha: finché facciamo gli stessi commenti, possiamo spingere nella stessa direzione”
Hanno chiesto la stessa cosa a Yamaha anche di recente: che Cal Crutchlow potesse fare il maggior numero di test possibile. Ma per il momento non è stato accontentato e a spiegarne le ragioni ci ha pensato Maio Meregalli, in una recente intervista a Crash.net. “Non abbiamo potuto fare i test prima, prima di tutto perché il nostro costruttore è in Giappone , e anche per via della quarantena che dovrebbe fare Cal – ha affermato - volare in Giappone per fare i test è proibitivo. Anche il nostro collaudatore giapponese non è stato in grado di fare un vero e proprio shakedown in Giappone. Quindi il vero shakedown per noi avverrà in Qatar”.
Un “o la va o la spacca” che, francamente, ha poco di giapponese, ma è la linea che Yamaha ha scelto, evidentemente in deroga a programmazione dettagliata e analisi dei percorsi. L’obiettivo, però, è quello di far fare gli straordinari a Crutchlow dopo Losai, nei test di Portimao e Jerez, per provare aggiornamenti e nuove soluzioni in grado di risolvere definitivamente i problemi della M1: “Cal dovrà probabilmente adattare il suo stile di guida alla Yamaha, ma la nostra moto è già migliorata molto per quanto riguarda il bilanciamento e la capacità di sfruttare gli pneumatici in maniera più performante. Siamo fiduciosi e non ci sentiamo in ritardo”.
Una rassicurazione in piena regola, dunque, per i due piloti del Team Monster Energy, con Vinales che vuole definitivamente mettersi alle spalle la nome di “eterna promessa non mantenuta” e Fabio Quartararo che, per dirla con una battuta, vuole farsi un altro tatuaggio prima possibile. Il francese, sempre nell’intervista di Motogp.com, ha anche raccontato la sua esperienza con il Covid19, con il virus che gli ha fatto passare giorni decisamente difficili.
“Adesso sto bene, ma a dicembre quando avevo il COVID-19 stavo molto male – ha raccontato - Ho sentito che alcune persone che avevano il coronavirus, ma non erano così male, lo hanno attraversato in modo asintomatico, ma sfortunatamente per me è stato orribile. Sono stato a letto per dieci giorni, ho affittato un appartamento da solo ed ero molto stanco ogni giorno. Quando volevo fare qualcosa, cucinare qualcosa per me stesso, ero stanco e tornavo a letto. Ho visto molte serie e film. Mi ha condizionato a tornare alla mia forma fisica normale, ma sono felice di poter dire che sono tornato al cento per cento