Più consapevole. La doppietta di Aragon e Misano restituisce un Francesco Bagnaia non certo più forte, visto che il suo talento non è mai stato in discussione, ma sicuramente più convinto dei propri mezzi e più determinato a provare un recupero che sembra impossibile. A Misano soprattutto - una gara che Pecco ha raccontato di aver rivisto almeno quattro volte nella notte che ha preceduto i test – ha dimostrato di saper soffrire e di saper tenere a debita distanza Fabio Quartararo, senza la necessità di arrivare al corpo a corpo, come invece era successo nel gp precedente con Marc Marquez.
“Non direi che le vittorie mi hanno cambiato – ha affermato Pecco in una recente intervista - ma sono sempre più sicuro dei miei mezzi e ho sempre più fiducia in Ducati. Nei test, dopo 17 giri, sono arrivato ad un decimo dal mio miglior tempo. Sono contento, perché in passato ho avuto problemi quando le gomme cominciavano ad essere usurate, ma non ora. Nei test abbiamo provato molte cose, sia per il 2022, sia per la fine di questa stagione, concentrandoci, chiaramente, sulla prossima Misano”.
Austin, infatti, sarà fondamentale per Pecco, ma se dal Texas dovesse riuscire a tornare con un risultato importante, sarà proprio a Misano che dovrà tentare il tutto per tutto per provare a sfilare dalle tasche di Fabio Quartararo un titolo mondiale che sembra già assegnato.
Paradossalmente, il miglior alleato del pilota piemontese potrebbe essere Marc Marquez. L’otto volte campione del mondo, infatti, ha sempre fatto benissimo ad Austin e il Cota Circuit è uno dei suoi regni, insieme al Sachsenring e ad Aragon. Sarà un avversario duro da battere per Bagnaia, ma lo sarà, di fatto, anche per Fabio Quartararo con cui fino ad ora non si è mai confrontato in un vero corpo a corpo, come invece accaduto con l’italiano.
E’ chiaro che Marquez vorrà provarci su una pista che considera favorevole e che non dovrebbe risultare particolarmente stressante per il suo braccio destro ed è altrettanto chiaro, quindi, che la posizione dello spagnolo potrebbe essere determinante per le sorti del mondiale. Chi, tra Pecco e Quartararo, riuscirà a mettersi Marquez alle spalle ad Austin potrà continuare a sognare, con l’italiano della Ducati che, chiaramente, ha molto più da perdere, dovendo recuperare uno svantaggio che è oggettivamente pesante.
Lo stesso Bagnaia ne è pienamente consapevole e, pur promettendo battaglia, ha ammesso che nella corsa al titolo non ci sarà spazio neanche per il minimo errore: “Sarà molto difficile recuperare 48 punti, faremo il massimo e vedremo come andrà a finire, ma non dipenderà solo da me – ha spiegato Pecco – Fare troppi calcoli è inutile, c’è solo da dare tutto. Per questo sono molto emozionato per Austin, una pista che mi piace e la Ducati è migliorata molto nei cambi di direzione, quindi quella che era la nostra debolezza adesso potrebbe essere addirittura diventato un vantaggio”.