Diciamolo subito: il titolo contiene un verbo sbagliato. Perché se c’è un pilota in MotoGP che non snobberebbe mai nessuno e che ha fatto dell’umiltà un modo di essere, quel pilota è proprio Fabio Quartararo. Però quel verbo ci piaceva per sintetizzare il pensiero del campione del mondo francese, che in queste ore ha concesso una lunga intervista a motorsport.com in cui ha parlato proprio di tutto. Compreso, appunto, Marc Marquez. “Ho imparato molto da lui e voglio continuare a imparare – ha detto - il 2019 è stato l'anno in cui mi sono divertito di più. Quelle due gare che ho fatto con Marc, a Misano e in Thailandia, in cui ho bagarrato per la vittoria con lui nonostante fossi un esordiente in MotoGP, sono state qualcosa di molto brutale. Ero appena arrivato nella categoria e stavo gareggiando con un otto volte iridato. Ciò significa quasi più del titolo. Quell'anno i più pensavano che la presenza di Fabio Quartararo in MotoGP non avesse alcun senso”. Invece poi Fabio Quartararo da Nizza di mondiali ne ha vinto uno e è sulla buona strada per il secondo, anche se dalle sue parole è molto chiaro un concetto: vuole battere Marc Marquez in pista.
Non succederà in questa stagione, visto che il 93 è fuori dai giochi, e adesso gli avversari saranno altri. Su tutti Aleix Espargarò e Pecco Bagnaia: “Già in Qatar ho visto che Espargarò guidava da paura e che la sua Aprilia andava veramente forte – ha affermato Quartararo – Ho capito subito che in questa stagione lui e l’Aprilia sarebbero stati della partita e quindi no, non sono sorpreso di vederli lassù. Di pecco e della Ducati, visto come hanno chiuso il 2021, lo sapevo da ancora prima”. Quello che non sapeva, invece, è che la sua Yamaha avrebbe fatto così tanta fatica in alcuni circuiti, tanto che Quartararo ha anche esitato a mettere la firma sul rinnovo del contratto. Ora quella firma è arrivata e, stando a quanto si dice, Yamaha ha dovuto promettere una rivoluzione sulla M1 per la prossima stagione.
“Fino all'ultimo momento ho valutato tutte le opzioni – ha raccontato il francese - Eravamo in trattative con varie squadre. Molte persone hanno parlato in anticipo perché stavo ottenendo buoni risultati con la Yamaha, ma non era la cosa più importante. Volevo il progetto migliore, poi ho capito quanto Yamaha ci tenesse, quanto fosse alto per loro l’interesse a trattenermi e lì ho firmato. Sappiamo che la moto non è al suo massimo livello, ma vedere una casa motivata a trattenermi è una bella sensazione. La Yamaha ha rischiato di perdermi e l'unica cosa che chiedo è più potenza. Sono concentrati su questo e so che non mi deluderanno. Tutti i piloti chiedono molte cose, ma quello che voglio io è solo più potenza”.