Tra Fabio Quartararo e Marc Marquez scorre un’ammirazione sana, sincera e cristallina. La stima reciproca non è mai scemata, anzi nell’ultima stagione – complici le difficoltà dell’uno e dell’altro – si è consolidata, anche in pista. L’esempio lampante rimanda alle FP3 del Gran Premio di Francia sul Bugatti di Le Mans: Marc nel tentativo buono del time attack si incolla agli scarichi di Fabio, che non fa un plissé e continua per la sua strada. I due centrano la top 5 e l’accesso diretto al Q2. Nel giro di rientro si cercano a vicenda, prima di scambiarsi una poderosa stretta di mano. Un gesto che balza all’occhio degli appassionati per spontaneità e significato. “Grazie, mi hai aiutato nel momento del bisogno. Sei un grande” – sembra voler dire Marc.
L’otto volte campione del mondo, al tempo, aveva già ventilato come il quarto intervento all’omero destro fosse più vicino di quanto si potesse pensare. Infatti due settimane più tardi, dopo la gara del Mugello, sarebbe tornato in sala operatoria. Era un Marquez, quello di Le Mans e della prima metà del 2022, con evidenti limitazioni fisiche e tecniche. Quartararo è stato l’unico pilota, l’unico avversario, a porgergli una mano senza storcere il naso. Senza chiedere nulla in cambio o – meglio - senza emettere un lamento davanti a telecamere e microfoni. Fabio e Marc in questa stagione si sono assomigliati più che mai. Con talento, fame e determinazione hanno ottenuto risultati che, a giudicare dalle condizioni e dalle difficoltà esterne, chiunque avrebbe faticato ad immaginare. Sebbene i problemi fossero diversi per origine ed entità, Marquez e Quartararo possono essere equiparati nel modo in cui hanno rispettivamente trainato Honda e Yamaha. Colossi giapponesi delle due ruote precipitati a braccetto in crisi tecnica, risollevati solamente grazie ai colpi dei loro campioni, al di fuori dei quali il bilancio sarebbe stato disastroso. “Come pilota sto spingendo molto. In questa stagione avevamo praticamente lo stesso motore del 2020 e del 2021, mi aspettavo un miglioramento significativo che non è arrivato. Mi sono chiesto cosa stessi facendo in MotoGP, ma ancora una volta ho cambiato radicalmente il mio modo di pensare e alla fine mi sono giocato l’opportunità di vincere il titolo fino all’ultima gara. Penso che tutte le difficoltà che abbiamo avuto quest’anno ci aiuteranno per il 2023" – ha raccontato a proposito Fabio Quartararo in un’intervista ai colleghi spagnoli di Solomoto. Il Diablo, successivamente, ha parlato proprio di Marc Marquez, confermando l’ammirazione che nutre per il Cabroncito ed elogiando la sua forza di volontà: “Il mio idolo sin da bambino è stato Rossi. Però negli ultimi anni, crescendo, ho imparato sempre più ad apprezzare Marquez. Ho molto rispetto per lui e dopo quello che ha sofferto, lo rispetto ancora di più. Mentalmente è fortissimo”. Infine il francese è tornato al suo debutto in top class, rispolverando un momento estremamente delicato: “Ho sempre avuto in testa l'obiettivo di andare avanti, anche nei momenti peggiori. Ho sempre combattuto, perché la mia unica opzione era diventare un pilota della MotoGP. Il 98% delle persone, dopo la mia esperienza in Moto2, non pensavano meritassi un posto in MotoGP. Quando ho debuttato con Petronas sapevo di dover dare il massimo, altrimenti la mia carriera si sarebbe bruciata. Ero concentratissimo e fortunatamente i risultati arrivarono”.