Uno ha smesso, l’altro è fuori gioco per infortunio. Però è di loro che si parla, sempre di loro: Marc Marquez e Valentino Rossi. E’ toccato farlo anche a Fabio Quartararo, campione del mondo in carica ma nei soliti panni del figlio del dio minore, perché puoi vincere quanto vuoi, ma il 93 e il 46 saranno ancora l’argomento degli argomenti. Lui, il campione francese, ne è consapevole e si presta al gioco, buttando anche benzina sul fuoco. Come? Provando a mettere dei distinguo nel solito paragone tra il Dottore e il Cabroncito.
“Rossi è una leggenda e lo rimarrà per sempre. Ma se parliamo solo di guida, dico Marc” – ha detto senza troppi giri di parole il campione della Yamaha. Quei due, sempre quei due, con Valentino che probabilmente resterà insuperabile in termini di carisma, ma Marc Marquez che, per quanto riguarda il talento puro e il modo di guidare, non ha rivali nella storia del motociclismo e ancora meno ne ha nel presente. Il 46 e il 93, però, non sono gli unici a cui Fabio Quartararo ha provato a ispirarsi: “Mi piaceva lo stile di Stoner – ha aggiunto - La determinazione di Lorenzo e la velocità di Márquez. Non devi guardare un solo pilota, per imparare devi guardarne molti”.
Bisogna guardarne, o meglio tenerne d’occhio, molti anche per evitare che il titolo mondiale possa finire in qualche altro box, con Fabio Quartararo che mette ancora Pecco Bagnaia e la Ducati in cima ai suoi pensieri: “E’ vero che non sono partiti nel migliore dei modi e che hanno raccolto pochi punti in queste due gare, ma sono convinto che Ducati e Bagnaia siano ancora i favoriti e che per loro c’è tempo e c’è margine per recuperare in fretta”. Lui, dalla sua, proverà a metterci del suo, pur nella consapevolezza che la Yamaha M1 presenta ancora grosse criticità in termini di potenza e ha bisogno di particolare grip per essere performante.
Grip che, invece, non sarà dei migliori nel circuito di Termas de Rio Hondo. “Questa non è la mia pista migliore – ha concluso Fabio Quartararo - ma possiamo fare un buon lavoro. In Indonesia abbiamo testato alcune nuove funzionalità. Ero soddisfatto con la Yamaha, quindi sono curioso di vedere se funzionerà anche in Argentina”