Arrivato in Arabia Saudita, Charles Leclerc aveva chiarito subito come Jeddah fosse uno dei suoi circuiti preferiti in calendario e che, nonostante un inizio di stagione complicato, su un cittadino del genere sarebbe stato possibile fare la differenza. E così è stato, perché nonostante il quarto posto al termine della seconda sessione di prove libere, il monegasco è stato uno dei protagonisti in pista. Il feeling con la SF-25 cresce sempre di più, e il sorriso con cui Charles si è presentato ai microfoni della stampa sembra confermarlo. Sensazioni che, se tutto funzionerà a dovere, potrebbero addirittura permettergli di fare una delle sue magie, soprattutto visto quanto compreso in pista.

“È stato un inizio complicato, ma allo stesso tempo positivo. La pista è chiaramente molto impegnativa, e serve molta fiducia per esprimersi al meglio. Abbiamo cambiato parecchio la vettura, ma ho anche imparato tanto”, ha raccontato Charles ai microfoni di Sky Sport F1. Un inizio di fine settimana tra alti e bassi, ma positivo, soprattutto perché il monegasco crede di non aver estratto dalla SF-25 tutto il potenziale a disposizione, nonostante la consapevolezza di una McLaren quasi inattaccabile. “Una volta che metteremo tutto insieme, dovremo tirare fuori più prestazione. La McLaren però sembra ancora una volta molto forte, molto più forte di noi. Ma mai dire mai. Se metto tutto insieme, penso che tutto sia possibile”. Pensare a una pole position sembra quasi una follia, ma per Leclerc non è poi così impossibile, specie su un cittadino, una tipologia di tracciato su cui è sempre riuscito a fare la differenza, e in tal senso le pole messe a segno tra Monaco e Baku ne sono la testimonianza. Ma non solo feeling “naturale”, perché dietro l’ottimismo mostrato c’è anche la consapevolezza di un set-up (una direzione già individuata negli scorsi GP) che, dopo tanto lavoro fatto, sembra iniziare a pagare: “Abbiamo fatto un bel lavoro esplorando varie opzioni. È piuttosto chiaro nella mia testa quello che voglio fare, quindi andremo in quella direzione e speriamo che dia i suoi frutti in qualifica”.

Di tutt’altro mood è invece Sir Lewis Hamilton. L’inglese ha faticato, complice la mancanza di fiducia nella SF-25, accentuata dalle caratteristiche di Jeddah, un tracciato su cui serve essere sempre al limite. C’è tanto lavoro da fare, come confermato dalle sue stesse parole: “È stato un venerdì impegnativo. Stiamo ancora cercando il giusto equilibrio tra l’asse anteriore e quello posteriore, e al momento faccio ancora fatica a trovare una prestazione costante nell'arco di tutto il giro. C’è del lavoro da fare, ma il team è totalmente concentrato su questo e continueremo a lavorare sodo per trovare i miglioramenti di cui abbiamo bisogno”. Un inizio di weekend che conferma il trend stagionale visto finora: Leclerc è sempre in crescendo, forte delle sue idee a livello tecnico, mentre Hamilton sembra non essersi ancora integrato completamente, e al meglio, alla Ferrari. “È solo questione di tempo” aveva commentato appena arrivato in circuito, e i primi chilometri macinati sembrano confermarlo. Adesso però tocca perfezionare tutto il pacchetto in vista di una qualifica che si promette entusiasmante: in tanti saranno vicinissimi e partire più avanti possibile sarà cruciale, soprattutto per tenersi fuori dai guai. E poi chissà, magari arriverà davvero una magia.
