Inarrestabile. È questo l’unico aggettivo capace di descrivere la McLaren a Spa, che con Oscar Piastri conquista una pole position Sprint stratosferica. L’esatto opposto della Ferrari che, invece, sul circuito delle Ardenne fatica più che mai: Charles Leclerc ci prova, ma incassa ben SETTE decimi dall’australiano, fotografia perfetta di come al momento stanno le cose. E, se per il monegasco la prima qualifica del fine settimana è deludente, ancor peggio è andata a Lewis Hamilton, che con un errore definito come “Il primo di questo tipo nella mia carriera” rovina tutto senza nemmeno passare in SQ2.

Il distacco è enorme, tra i più pesanti incassati in questo Mondiale, a conferma di quanto la McLaren sia capace di fare la differenza sempre, in qualsiasi condizione e tracciato. Un gap costruito quasi tutto nel secondo settore, dove serve maggiore stabilità della vettura. È proprio lì che la MCL39 ha distrutto tutti gli avversari, dalla Red Bull di Max Verstappen alla Ferrari di Charles Leclerc, l’ultima delle “vere” avversarie considerato che la prima delle Mercedes, quella di George Russell, è solo tredicesima. Spaventa, come già fatto spesso in questa stagione, specie perché a Spa, visto il format Sprint, è un risultato ottenuto senza nemmeno la possibilità di lavorare e affinare tutto il pacchetto, frutto quasi solamente della velocità pura della vettura. E poi c’è la mano di Oscar Piastri che, a differenza di Lando Norris, oggi è stato capace di fare la differenza. L’inglese si era fatto sotto, e tanto, nel corso delle ultime due gare, ma a Spa Piastri ha risposto, forte e chiaro.

Per Ferrari, invece, rimane la solita delusione, ormai tipica di questa stagione. La SF-25 è lontana anni luce, nonostante qualche piccolo passo in avanti, quantomeno Leclerc, dica di averlo percepito in questa prima giornata in pista. “Ho sentito l’impatto delle modifiche, ma oggi il distacco è enorme” ha affermato, quasi a testa bassa, il monegasco a Sky. “Sono sicuro che abbiamo fatto un passo avanti, ma per qualche motivo la McLaren sembra essere ancora più veloce del solito su questa pista. Quindi è un po’ deludente da questo punto di vista”, ha ammesso. “Penso che abbiamo visto quello che cercavamo con gli aggiornamenti, però è un peccato avere una qualifica così difficile, soprattutto in termini di distacchi”. C’è tanto lavoro da fare, perché tocca dare una sterzata a un weekend iniziato già in affanno nonostante le sensazioni in macchina non siano negative, anzi: “La macchina era più guidabile e le sensazioni erano piuttosto buone. Da un lato, sono contento che la macchina vada meglio. Dall’altro, siamo ancora a sette decimi di distanza: è vero che si tratta di una pista lunga, ma è un gap enorme. C’è sicuramente molto lavoro da fare. Non credo che stiamo sbagliando nulla di particolare, ma ci serve solo più grip”.

Guardando ai distacchi, però, colpiscono anche i quasi tre decimi incassati dalla Red Bull di Max Verstappen. Non uno scenario ideale, specie per chi, una volta fallito ogni obiettivo di titolo, punta ad essere stabilmente la seconda forza del campionato. C’è però una precisazione da fare: è innegabile che Max, un po’ come Piastri, sia riuscito a fare la differenza sui diretti avversari, ma la sua RB21 è parsa tanto scarica aerodinamicamente, condizione che tende a favorirla sul giro secco, mentre più in difficoltà dovrebbe essere in gara. Tra i sali e scendi di Spa sarà una lotteria, ma solo per l’ultima piazza del podio, perché con questa McLaren l’ennesima doppietta sembra pronta ad essere conquistata.
