È finita ancor prima di iniziare tra la Mercedes e Max Verstappen. E a confermarlo è Toto Wolff, che ai microfoni di ORF è chiaro: “Non penso che ci saranno grandi sorprese. La direzione è quella di continuare con George e Kimi. Questa è la nostra priorità numero uno". Ci ha provato in tutti i modi, ma dopo la beffa del 2014 ancora una volta l’austriaco è costretto ad arrendersi. Il quattro volte campione del Mondo non si muoverà dalla Red Bull, che evita così l’ennesimo terremoto dopo l’addio a Christian Horner.

Dei contatti ci sono stati, peraltro nemmeno negati dallo stesso Wolff, ma alla fine tutto si è trasformato in un nulla di fatto: la clausola di uscita che permetterebbe a Verstappen di lasciare la Red Bull al termine della stagione non è valida per quest’anno, perché per attivarla l’olandese avrebbe dovuto trovarsi fuori dalla top tre del campionato a metà stagione, cosa che non è accaduta. Max, infatti, arriva a Spa come terzo nel Mondiale, il che ha fatto saltare ogni piano in casa Mercedes. E sempre Wolff, commentando le tempistiche che ruotano intorno a una decisione definitiva, ha aggiunto: “Non si tratta solo di una decisione del team. Anche i piloti devono sapere a cosa vanno incontro. Abbiamo sempre cercato di rispettare questa regola e faremo così anche stavolta”.

Portare in squadra l’olandese avrebbe rappresentato il sogno di quasi ogni team in griglia, approfittando della situazione complicata che attualmente c’è a Milton Keynes. D'altronde, il curriculum di Max parla da sé: quattro titoli mondiali consecutivi e 65 vittorie in F1, il pilota che più di tutti, in questo momento, è capace di fare la differenza nonostante una vettura non all’altezza della McLaren, come dimostrato anche la passata stagione con un titolo conquistato soprattutto grazie alle sue magie. Ed è lo stesso Wolff ad ammetterlo, prima di commentare i rumours in merito a un loro incontro in Sardegna, spazzato via senza mezzi termini: “Non si può non guardare a un campione così. La novità è che ora la gente fa collage fotografici con gli aerei. Questa è nuova. Non l’avevamo mai vista prima" ha affermato il manager austriaco riferendosi alle foto circolate la scorsa settimana che ritraevano i due vicino all’aereo privato dell’olandese. "Se si va in vacanza nelle stesse zone non significa automaticamente che si lavori insieme in F1. Abbiamo sempre avuto un buon rapporto. È un caso che trascorriamo le vacanze in regioni simili”.

Puntare su Russell e Antonelli, però, è tutt’altro che un ripiego: l’inglese sta vivendo la sua migliore stagione in F1 in termini di consistenza, con già quattro podi e una vittoria conquistati, senza alcuna sbavatura commessa e portando sempre al limite la W16, ancora lontana dall’essere competitiva; Kimi, invece, ha appena iniziato il suo percorso di crescita nonostante sia già riuscito a conquistare una pole position - seppur valida solo per la Sprint di Miami - e un podio, in Canada. Una coppia su cui Mercedes ha investito tanto nel corso degli anni, entrambi prodotto dell’Academy delle Frecce d’Argento e voluti dallo stesso Toto Wolff. Un motivo d’orgoglio che continuerà ad essere tale anche nel 2026, anno su cui a Brackley hanno puntato tanto e che, almeno stando ai rumours di paddock, li vedrebbe come i favoriti.

Sarà un’altra storia tutta da scrivere, così come però lo è quella tra Verstappen e la stessa Mercedes, perché se quest’anno la clausola non è esercitabile lo stesso non si può dire per il prossino. E con anche il nuovo progetto della Power Unit Red Bull Ford che sembra essere in ritardo rispetto agli avversari non è ancora detta l’ultima parola. Una mossa forse ancor più intelligente soprattutto per Max, libero di valutare, risultati alla mano, se rimanere ancora nella squadra che l’ha reso grande o sposare un nuovo progetto, probabilmente quello davvero vincente.
