La Ferrari arrivava a Singapore con la speranza di potersi riconfermare ancora una volta tra i primi, candidandosi così a una rincorsa quasi insperata visto quanto affrontato dalla scuderia di Maranello nella fase di metà campionato. E fino al Q2 tutto sembrava possibile, nonostante una Mclaren in forma smagliante e un ritrovato Max Verstappen. Poi però, arrivati al Q3, entrambi i piloti Ferrari, per motivi chiaramente diversi, si sono trovati a dover fronteggiare solo una grande delusione finale: uno scenario complesso che, complice il layout della pista, renderà la gara di domani una sorta di incubo per i due ferraristi, che scatteranno rispettivamente dalla nona e decima piazza.
Arrivati al Q3, mentre la regia internazionale inquadrava la Mclaren di Oscar Piastri in procinto di chiudere il suo giro, sullo sfondo una macchina schizzava a tutta velocità verso l’esterno: è la Ferrari di Carlos Sainz che, nell’approcciare l’ultima curva in vista del suo giro veloce, commette un errore che lo condanna a impattare con forza nelle barriere, distruggendo il retrotreno della sua monoposto e mettendo fine al sogno di ripetere -seppur fosse difficile vista questa McLaren- la pole position ottenuta lo scorso anno.
Un botto così forte da causare una bandiera rossa e che, suo malgrado, ha influito negativamente anche sulla qualifica di Leclerc, in quanto il monegasco è stato costretto ad abortire il suo primo tentativo e rimanendo così con un solo giro a disposizione per mettere a segno un tempo utile. Ritornati in pista, la situazione non è migliorata, anzi. Leclerc ha dovuto fronteggiare una grande difficoltà nell’accendere le gomme, complice una strategia errata al box, una problematica che più volte ne ha segnato negativamente le prestazioni in stagione e che egli stesso ha voluto precisare nel post qualifica quando, scuro in volto, ha commentato il nono posto ottenuto: “Siamo usciti dai box e non capivamo perché mancassero 10 o 12 gradi di temperatura sulle anteriori e non c’era risposta. Quindi è impressionante, in Q3, quando è il momento di fare il giro. Sappiamo quanto la macchina è sensibile con le gomme, a volte si tratta di 1-2 gradi ed è la catastrofe. Oggi c’erano 12 gradi in meno e non sappiamo perché. Non so cosa sia successo, non ho ancora la risposta, il team non ha ancora la risposta. Dobbiamo indagare perché oggi ne abbiamo pagato il prezzo.”
Scontento è anche il team principal Vasseur, il quale ha prima commentato la situazione negativa legata alla gestione della gomma, per poi chiarire i motivi della sua grande delusione: “Oggi non siamo riusciti a mettere tutto insieme e anche per questo siamo un po’ frustrati. Questo perché il passo c’era, c’era per essere in prima fila. Non so se saremmo riusciti a conquistare la pole position, ma avremmo potuto essere sicuramente secondi. Ed è per questo che siamo un po’ tutti un po’ delusi”. Una gara che dunque partirà in salita per i due piloti Ferrari, costretti ad una risalita quasi impossibile, considerati anche i precedenti degli scorsi anni, ultimo tra tutti quello di Max Verstappen nel 2023 che, dopo aver deluso nelle qualifiche e nonostante un passo gara formidabile, non riuscì a fare meglio della quinta posizione. Dunque, in vista della gara di domani in Ferrari ci sarà da rimboccarsi le maniche, consapevoli però di aver sprecato una grande occasione, peraltro in una pista che storicamente ha sempre sorriso alla rossa.