Ci manca solo la pioggia a rendere la situazione ancora più caotica in Formula 1 in questo momento: tra la lotta al titolo di McLaren e Red Bull che si è intensificata, con il team britannico al momento primo in classifica, e la crescita esponenziale della Ferrari, insieme al debutto dei tanti rookies, fino alla tappa di Baku c’è stato sicuramente tanto da vivere ed osservare. Dopo il Gran Premio dell’Azerbaijan il tema principale è quello che riguarda la legalità dell’ala della McLaren, che sembra essere non proprio in regola con le direttive tecniche della FIA, e l’exploit di Franco Colapinto e Ollie Bearman, in zona punti al debutto in Formula 1, ma quello su cui tutto il paddock dovrebbe puntare gli occhi è ben altro. Infatti, è ormai alle porte il weekend del Gran Premio di Singapore, una delle gare che ogni anno è in grado di stravolgere e ribaltare tutte le situazioni della griglia.
Proprio lo scorso anno, in una stagione che ha visto Max Verstappen dominare in lungo e in largo, tra le strade della città asiatica è stato Carlos Sainz a vincere, viste le gravi difficoltà della Red Bull su un circuito davvero particolare da interpretare. Da quel momento, il tallone d’achille della squadra di Christian Horner è diventato il circuito di Singapore e, in un anno in cui le prestazioni della sua vettura sono oscillate come non mai, c’è tanta attesa per il weekend - che Max Verstappen, già in alto mare, dovrebbe prendere in mano come un vero e proprio leader prima che Lando Norris provi a strappargli la corona. Velocissimo ma insidioso, lineare ma con dei dossi che da sempre mettono a dura prova la resistenza delle vetture incantando gli spettatori, che rimangono abbagliati dalle scintille provenienti dal fondo delle monoposto.
Insomma, Singapore o la ami o la odi e, con le condizioni previste per questa edizione, forse per molti diventerà un calvario. Infatti, nonostante la pioggia sia caratteristica dell’area geografica della città in questo periodo - e abitudine ormai per il circus che spesso trova il circuito bagnato - una previsione come quella di quest’anno è quasi sbalorditiva: la pioggia è prevista per tutto quanto il weekend, con il picco massimo di precipitazioni (78%) da raggiungere alla domenica, nel giorno in cui il Gran Premio prenderà il via. In questa stagione, le gare sul bagnato non sono state molte, quindi i punti di riferimento sono pochi per poter scommettere su una vettura piuttosto che su un’altra in condizioni di bagnato, ma sicuramente quella meteorologica è una variabile da non tralasciare nella preparazione del weekend, che si prospetta uno dei più caotici della stagione. Allo stesso tempo, le temperature previste rimangono comunque altissime, con la minima di 27 e la massima di 30 gradi, rendendo la vivibilità del weekend davvero difficile. I piloti sono sì, abituati a correre con elevata umidità, essendo quella di Singapore la gara più stancante fisicamente dell’anno proprio per via dell’umidità, ma ogni volta è molto difficile riuscire a prepararsi. E non saranno solo i protagonisti a risentirne, ma anche le vetture, che su un circuito caratterizzato dalle alte velocità, avranno difficoltà nel far raffreddare i motori e nella gestione degli pneumatici - anche sul bagnato.