La Red Bull non smette mai di sorprenderci: la sorpresa finale di una maestosa ma soporifera presentazione, ambientata nella città della Grande Mela, è stato l’annuncio della collaborazione con Ford. Nel 2026 nascerà il progetto Red Bull-Ford Powerteam, che segnerà il definitivo abbandono dei motori Honda da parte del team austriaco e il ritorno della storica casa automobilistica americana dopo più di 20 anni. Ford dominò la Formula Uno alla fine degli anni ‘60 e ‘70, collezionando in tutto 13 Campionati Piloti e 10 titoli Costruttori. L’ultimo pilota ad aver vinto un Campionato con l’ovale blu fu Michael Schumacher su Benetton, nel 1994.
Honda non rimarrà però fuori dai giochi: venerdì 3 febbraio, dopo l’annuncio Ford-Red Bull, la FIA ha pubblicato la lista dei motoristi iscritti alle stagioni 2026-2030, e tra questi compare la casa nipponica. L’obiettivo dunque è quello di rimanere nel Circus, ma al momento non si hanno più informazioni al riguardo. Altro evento previsto per il 2026 è il debutto di Audi, in collaborazione con Sauber, annunciato nell’ottobre dello scorso anno. Un progetto ambizioso, quello del team tedesco, al quale sono già al lavoro circa 120 persone, a conferma che l’obiettivo è senz’altro vincere, dopo i successi in Formula E e nel Rally.
È ancora in dubbio invece la permanenza di Alfa Romeo nel Circus dopo il 2023. I rumors ipotizzano una partnership con Haas a partire dal 2024, considerando anche le dichiarazioni di Jean-Philippe Imparato, direttore esecutivo del marchio italiano: “Ciò che è molto chiaro è che finché continueremo in Formula 1, non ci assoceremo mai con un’altra squadra che non monta un motore Ferrari sulle loro auto”.
E nonostante il debutto sia ancora lontano, il cambio regolamentare del 2026 può già spuntare un obiettivo dalla sua lista: quello di avvicinare al paddock nuovi protagonisti, ritorni o debutti che siano, per rendere la lotta mondiale ancora più accattivante per il pubblico. Un buon compromesso tra il “nuovo” della Formula Uno, che punta al mainstream, allo sfarzo e il lusso americano, mettendo a rischio le vecchie piste storiche europee, e il “vecchio”, che vede marchi storici tornare o solcare di nuovo le strade del Circus.