Si avvicina l'inizio della nuova stagione di Formula 1 ma, tra Federazione e Direzione di gara, le questioni da risolvere dopo i fatti di Abu Dhabi che hanno segnato la conclusione del mondiale 2021 sono ancora molte. La FIA ha ammesso che, in questi mesi di discussioni e dialoghi, è stata presa in considerazione anche l'idea del licenziamento dell'attuale direttore di gara, Michael Masi, ritenuto il capro espiatorio di una gestione di tutta la stagione - e non solo dell'ultimo appuntamento di Yas Marina - spesso discutibile e priva della giusta leadership.
La FIA pubblicherà i risultati dell'indagine aperta dopo il GP di Abu Dhabi il prossimo marzo, poco prima del via del nuovo campionato, e probabilmente solo in quell'occasione si sapranno le sorti di Masi e la nuova organizzazione della struttura della direzione di gara che, secondo gli ultimi rumors, dovrebbe comprendere un gruppo di persone più ampio e nuovi metodi di valutazione, come l'introduzione di un hub centrale con revisione video, in stile VAR calcistica.
Tra le novità però, rivela il boss della McLaren Zak Brown, potrebbe arrivare anche una decisione fortemente voluta dai fans e dai piloti nel corso delle ultime stagioni: "Non ci potrà mai essere infallibilità di giudizio - ha detto The-Race.com nel corso di un'intervista - ma avere steward a tempo pieno potrebbe aiutare a prendere decisioni migliori".
Brown ha infatti chiarito che, nonostante un giudizio degli steward renderà sempre scontenta la parte penalizzata dalla decisione di gara, l'attuale scelta della FIA di istituire una squadra di marshal diversa per ogni Gran Premio della stagione è da cercare di eliminare in un futuro prossimo della Formula 1.
La scelta infatti ha portato, nel corso del 2021, ad avere la bellezza di 41 persone diverse per le 22 tappe del mondiale, tutte sotto la supervisione di Michael Masi, andando a creare così una forte differenza di valutazione, dovuta alle scelte "umane" dettate dalla sensibilità di ogni steward che, sempre rifacendosi alle regole della F1, interpreta però le zone grigie del regolamento con più o meno rigore.
Una situazione che non si creerebbe se, a giudicare l'intera stagione, fossero persone in grado di adottare le stesse logiche per tutto il campionato, dando chiarezza e unità di misura coerenti anche agli stessi piloti che invece attualmente - a seconda della commissione presente - vengono graziati o puniti senza la precisione che un campionato importante come la Formula 1 meriterebbe.