Francesco Bagnaia corre con una Ducati in MotoGP dal 2019 e il terzo posto di oggi, a Le Mans, è il suo primo podio, nonché la seconda volta al traguardo dopo il quarto posto nel 2021. Eppure lui, ai microfoni di Sky dopo la gara, non riesce ad essere contento. Partiva secondo ed è arrivato terzo dopo aver guidato la corsa per una buona metà, questo è un fatto. Una volta tornato a casa però, ci sono buone possibilità che riesca a distendere un sorriso, specialmente considerando che di punti se ne potevano perdere molti di più nel weekend d’oro di Jorge Martín.
Quando gli chiedono se ha sofferto di più il sorpasso di quest’ultimo per la vittoria o quello di Marc Marquez all’ultimo giro, Bagnaia risponde senza indugi: “Mi spiace di più non aver vinto. Purtroppo negli ultimi due giri ne avevano di più loro, non riuscivo ad essere veloce nel settore tre, ma possiamo essere contenti considerando come è andata ieri”.
Pecco sottolinea che non avendo corso la Sprint - se non per un paio di giri - gli sono mancati i dati sulle gomme, che si traducono in quel decimo che gli è mancato a fine gara: “La mia idea era quella di rimanere appiccicato a Martín, non sono riuscito a passarlo alla 7 che era dove avevo deciso di provarci e così ho pensato di farlo alla 13. Marc però ha frenato molto forte alla 9, io lì non riuscivo ad essere troppo incisivo e non sono riuscito a buttarmi dentro. Ci è mancato il non aver fatto la sprint ieri per capire le gomme, Marc è riuscito a tornare su in fretta ma lavoreremo per migliorare”.
Il punto però, è che al secondo anno di Sprint i piloti hanno cominciato a capire una cosa: la costanza è fondamentale. Prendere punti in una giornata storta, in un weekend difficile, è quello che serve. Più di vincere una gara, in MotoGP serve contenere i danni quando a vincere tocca agli altri. E questo Bagnaia sembra averlo ben chiaro in testa più che mai, sempre più attento a correre in attacco ogni volta che si può e in difesa quando è necessario: “Qui a Le Mans è la prima gara che finisco negli ultimi anni e ci voleva”, ha raccontato. “Non avevo quello che avevo a Jerez, ma comunque riuscivo a essere più incisivo di Jorge in certi punti. Lui andava meglio in altri ma non riuscivo a trovarmi mai nella situazione di poterlo superare. Ho sbagliato a non approfittare del lungo che ha fatto a due giri dalla fine. Ma era difficile, il ritmo è stato molto sostenuto per tutta la gara. È stato un bel weekend, speriamo che non succeda più quello che mi è accaduto nella sprint. Anche Barcellona purtroppo non l’ho finita negli ultimi due anni, però è una pista in cui sono sempre andato forte. E poi arriva al Mugello, la pista di casa, di cui abbiamo veramente bisogno”.
Tra due settimane, al Montmelò, Pecco tornerà sulla pista che ha segnato la stagione dello scorso anno. Con Martín in piena crescita, Marc Marquez in casa, Acosta in cerca della prima vittoria, Bastianini per dire ancora che ci sarà. Tutti, a modo loro, per prendergli quello che gli appartiene, un numero uno pesante da portare addosso e sempre più cucito sulla sua pelle.