Siamo agli Ottavi di finale, da adesso non si può più sbagliare. Sulla carta l'Austria è decisamente più debole della nostra Nazionale, ma in novanta minuti servirà mantenere la concentrazione perchè tutto è possibile. È vero che il pallone è rotondo, ma gli Azzurri hanno dimostrato di essere forti davvero e la situazione si è proprio ribaltata. Ad avere paura non siamo noi adesso, ma le altre squadre che prima si sentivano invicibili e ora più che vulnerabili. A pensarla come noi è Francesco Flachi storico attaccante e terzo miglior marcatore della Sampdoria dietro, guarda caso, a Mancini e Vialli. Non solo Europei, assieme al bomber fiorentino abbiamo anche parlato della serie A e dei suoi allenatori, a partire dal caos scatenato da Gennaro Gattuso e la Fiorentina ai possibili sostituti come Vincenzo Italiano, al momento allo Spezia. Ovviamente il calcio romantico "dei miei tempi" e dei ragazzini di oggi troppo presuntuosi ma che con personaggi come Mourinho, Allegri e Spalletti si ridimensioneranno presto. Perchè proprio come piace a noi non esiste il grigio, o è bianco o è nero.
Flachi stasera gioca l’Italia, sensazioni?
Molto positive, è una squadra completa sotto tutti i punti di vista, gioco e compattezza. Nel campo gestisce bene la partita, sa quando deve tenere la palla, quando deve verticalizzare. Parte tutto da loro, ha messo in difficoltà tutte le squadre quindi io penso che gli altri ora si devono preoccupare di noi, prima era il contrario. Invece penso che adesso il timore ce lo devono avere gli altri, a parte l’Olanda e qualcosina il Belgio, la Francia non mi ha impressionato più di tanto.
Qualcuno dice che abbiamo vinto perchè avete giocato contro squadre più deboli…
Sì ma le altre cosa hanno fatto? La Francia ha pareggiato contro l’Ungheria. Con il Galles sono scese in campo le riserve e abbiamo dominato, le altre due abbiamo vinto 3-0. Nessuno ha mai giocato con lo stesso ritmo che ha fatto l’Italia.
Sì però… in che tabellone siamo finiti?
Senti, tanto le devi incontrare tutte. Io penso che prima di vedere l’Italia mi potevo preoccupare, ora no. Vista da fuori l’Italia gioca bene e ha un grande gruppo, cosa fondamentale. Quando hai tutti questi valori puoi raggiungere obiettivi che non erano nemmeno prefissati.
Guardiamo in serie A, proprio a Firenze, ma cosa è successo con Gattuso?
Eh sarebbe bello saperlo perché io penso che la Fiorentina avesse risolto i suoi problemi prendendolo. Mi è dispiaciuto tanto che sia andata a finire così, con Gattuso non so di preciso cosa è successo. So da quello che ho letto che è entrato il procuratore che aveva chiesto delle cifre e giustamente hanno rifiutato.
Ti pare normale questa cosa?
Non so se sia giusto da parte di un procuratore fare così. Non so come funziona nel calcio di ora, ma ai nostri tempi non era così. Rimango un po’ spiazzato e mi dispiace per Gattuso perché aveva la forza e la personalità di decidere per sé. Potevo anche collaborare con Mendes ma non potevo dare una parcella di 40 milioni. Iniziamo la collaborazione, vediamo come vanno le cose e valutiamo. Mi sembra un po’ strano che Gattuso non si sia imposto perché ne va anche della sua figura e della sua carriera. Sapendo questa situazione non sono passati bene, anche se si chiamano Gattuso e Mendes. Alcune volte si può pensare alla propria carriera invece che ad altre cose. Resta il fatto che la Fiorentina tutt’ora non ha un allenatore.
In pole position ci sono Italiano, Fonseca e Benitez…
L’unica cosa che possiamo dire a Italiano è la mancanza di esperienza. Ma dove è andato ha vinto e si è salvato. È un profilo che può essere quello giusto, ha trovato una soluzione con lo Spezia per giocare bene. È molto zemaniano, 4-3-3 con le palle che andavano a riprenderle e attaccavano immediatamente. Poi è normale che una squadra che si deve salvare parte forte e incontra delle difficoltà dopo. Mi dispiace dire che viene dopo Gattuso, ma a me piace. Sono convinto che sia un motivo in più per il presidente di creare un’ottima squadra.Che peraltro si è già mosso…
Rocco Commisso è una persona orgogliosa, che viene dalla strada. È partito e ha già comprato un giocatore da venticinque milioni senza allenatore. Nico Gonzalez è un Nazionale che fa fare la panchina ad Aguero e Di Maria. Quello che è successo può scatenare in lui una rivalsa nei confronti di tutti, Commisso è scaltro, furbo ora ha voglia e ha imparato da tutto ciò che gli è capito. Da un lato ha ragione, non posso regalare soldi sapendo che non facciano felice me.
Prima hai detto “ai miei tempi non succedevano queste cose”, cosa intendevi?
Perché c’era un altro tipo di rapporto con tutto, non era così. Si parlava con il giocatore e iniziava la trattativa, poi i procuratori non avevano tanti calciatori come adesso. Erano altre situazioni, si decideva noi e in base a quello che c’era ci si metteva d’accordo, ma l’importante è che s’era contenti tutti, società compresa. Chi prendeva la decisione finale poi era il giocatore. C’era un altro tipo di rapporto, noi avevamo un valore. Io ho rifiutato dodici milioni di euro dal Monaco per restare alla Sampdoria per la riconoscenza che avevo nei loro confronti, ora il procuratore mi avrebbe fatto anche il trasloco a casa.
Come la vedi la serie A con tutti questi nuovi allenatori adesso?
Ci volevano, sarà un campionato importante con personaggi che conoscono bene il calcio e possono dare qualcosa in più anche nei palcoscenici europei. Siamo tornati alle persone di carisma che riescono a tirar fuori i valori umani e di campo a questi ragazzi un po’ presuntuosi. Con Spalletti, Allegri e Mourinho il furbo non lo fai. Si inizierà nuovamente a capire che con questi allenatori o è bianco o è nero, non esiste il grigio.
Ma ai tuoi tempi se si presentava all’allenamento un Bernardeschi biondo platinato di turno cosa succedeva?
A prescindere avrebbe fatto fatica anche a entrare. A noi i più vecchi ci facevano levare gli orecchini, i telefonini li dovevi lasciare in macchina e se ti vedevano con il cellulare in mano ti prendevano per il culo. Ti ammazzavano mentalmente però ti volevano far capire, ti formavano. Erano altre situazioni.