Manca una settimana appena all’addio alle corse di Andrea Dovizioso, che dopo vent’anni nel motomondiale smetterà col mestiere del pilota nel GP di casa. Inutile arrivare fino a Valencia e impossibile continuare così, con una Yamaha M1 a cui è difficilissimo adattarsi. Le moto evolvono e lo stile di guida anche: inseguire la tendenza, per Andrea, è una fatica che non vale più lo sforzo.
Con lui, molto probabilmente, lascerà anche Ramon Forcada, storico capotecnico del motomondiale. Forcada è nelle corse dagli anni Ottanta e, come i più grandi, ha vinto in tutte le condizioni, con più piloti e case. Dagli inizi con Alex Crivillé sulle vecchie 500 è passato ai quattro tempi, nel team HRC con Alex Barros, lavorando poi con Casey Stoner e Carlos Checa fino a firmare con Yamaha nel 2008, per dare a Jorge Lorenzo tutto quello che serviva per vincere contro Valentino Rossi. Di Forcada si è detto tutto: un uomo duro, preparatissimo, capace di sputare in faccia al pilota le sue verità come pochi altri hanno il coraggio (e l’autorità) di fare. Negli ultimi anni, dopo essere stato allontanato da Maverick Vinales, Forcada si era messo a lavorare con Franco Morbidelli nel Team Petronas, arrivando davanti a Fabio Quartararo nel 2020 con una moto meno veloce. È stato in questi anni che, attraverso Franco, la stampa italiana ha cominciato a conoscerlo meglio: più che un sergente, Forcada è un capotecnico sincero, che al suo pilota chiede di adattarsi alla moto almeno quanto il pilota chiede di adattare la moto alla sua guida. Un approccio che paga sempre se hai tra le mani un pilota veloce e intelligente.
Quando Morbidelli è passato al team ufficiale, però, Forcada è rimasto con Razlan Razali: problemi contrattuali, forse qualche ruggine con il Team Monster Energy, ragioni insomma che si potrebbero definire politiche. Perché Franco con lui aveva un buon legame, vincente e produttivo, tanto che in molti in quest’ultimo anno indicano proprio Forcada come uno dei motivi delle difficoltà di Morbidelli. Se a sostituire Andrea Dovizioso ci sarà Cal Crutchlow, tester ufficiale di Yamaha, a fargli da capotecnico sarà Silvano Galbusera, capotecnico del test team MotoGP da quando Valentino Rossi si è separato da lui a fine 2019. E Forcada? Se non è tornato al team ufficiale con Franco Morbidelli prima difficilmente lo farà adesso, per quanto in occasione dei suoi 500 GP (nel 2020) aveva parlato di Franky come del miglior pilota con cui ha lavorato in oltre trent’anni di carriera. Ramon Forcada si avvicina ai settant’anni, ha un locale a Barcellona in cui suonano musica colombiana - il Nit. Bar Musical - e forse un filo di nostalgia di troppo per quelle moto tutto metallo e zero elettronica. Per Morbidelli però, averlo al suo fianco nel 2023 potrebbe fare la differenza. Magari piccola, ma che nella MotoGP di oggi si fa sentire forte. Se è così e Franco lo sa resta solo una cosa da fare: chiamare Yamaha, chiedere Forcada, fargli un’offerta di un anno e giocarsi tutto assieme a lui. All-in come a poker, per tenersi il posto in MotoGP e una voce in capitolo per la lotta al mondiale.