Freddie Slater, sedici anni e una stoffa da vendere: alla sua prima stagione completa in Formula 4, l’inglese ha saputo stupire tutti, confermando le aspettative riposte in lui dopo l’ottimo esordio nella parte finale del campionato la passata stagione. Il 2024 è stato un anno quasi perfetto, con la vittoria di due titoli, sia quello UAE che italiano di Formula 4, oltre al secondo posto conquistato nella Euro4, con la vittoria sfumata nel corso dell’ultimo fine settimana a Monza. Il suo però è un nome arrivato già con tanto clamore, avendo dominato in lungo e in largo nel panorama del karting: campione del mondo OKJ e WSK Open Cup nel 2020; vittoria nel Champions of the Future e nel campionato europeo, sempre in OKJ nel 2021; infine, campione europeo KZ2, la classe regina del karting nel 2023.
Un inizio di carriera da protagonista, e a sentirlo, sembra quasi che questo riesca a fargli alzare l’asticella di gara in gara. Un ragazzo dal potenziale enorme, consapevole di quanto nel motorsport sia necessario mantenere la calma e ripartire ogni volta daccapo. E infine, anche dalla grande ambizione: la F1 è lontana, eppure lui è affamato di vittorie e la guarda già con tanta convinzione, nonostante la giovane età.
Freddie, una prima stagione completa di F4 stellare: pole, vittorie e infine la conquista del campionato. Raccontaci come l’hai vissuta
“Quest’anno è stato magico! Tante pole position che siamo stati in grado di convertire in vittorie e infine la conquista, a Barcellona, con un round di anticipo, del campionato. Era il mio sogno, oltre che il mio obiettivo all’inizio della stagione, ed è importante considerare come prima ancora di scendere in pista, quando decidi di gareggiare in F4, il tuo obiettivo è quello di lottare per il campionato! Insieme al mio management team -ADD- siamo stati molto abili nel prepararci a quest’avventura e ovviamente è anche merito del team Prema; abbiamo fatto tutto il possibile per vincere e questa è stata sicuramente la chiave per portare a casa il titolo. Non posso che essere grato a tutti loro.”
Parlando del campionato, quali sono state le difficoltà maggiori che hai dovuto affrontare e superare quest’anno?
“Credo che quest’anno la difficoltà maggiore sia stata mantenere una buona costanza. Quando porti al termine dei weekend perfetti, quando vinci tutte e tre le gare del fine settimana, da pilota c’è sempre la volontà di ripetersi. Era inoltre importante dimostrare che quelle prestazioni non erano solo un “one-off”: durante tutto l’arco del campionato sono stato sempre molto concentrato su me stesso, con l’obiettivo di fare sempre la cosa giusta e terminare ogni gara nella miglior maniera possibile. Credo che questo fosse un aspetto fondamentale, il più importante per me".
Prima hai menzionato la tua squadra, Prema. Quanto è stato importante poter contare su di loro, uno dei team più importanti del paddock?
“Prema è un team speciale! Partecipano in così tante categorie propedeutiche, dalla F4 fino alla F2, la porta principale per la F1, e spero di poter gareggiare con loro per tutta la mia carriera. Insieme ci siamo divertiti tanto e abbiamo vinto campionati importanti. Lavorare con loro è stato fantastico, sono super professionali e l’ambiente all’interno del team è davvero unico. Come ho detto, sono veramente grato di essere in Prema".
Siamo ormai al termine di questa stagione. Qual è stata la lezione più importante che hai appreso?
“È difficile da dire. Sono successe molte cose e anche se vinci tante gare impari tanto. Dal punto di vista sportivo, è stato importante gestire i miei obiettivi, soprattutto prima di cominciare il campionato. È stato importante capire che non sempre si può vincere e che al termine della stagione ciò che conta, oltre alle singole vittorie, sono i punti in classifica".
Prima hai menzionato la Add Management: un altro pilota che fa parte di questa realtà è Lando Norris, hai avuto modo di confrontarti con lui nel corso della stagione?
“Onestamente non abbiamo parlato tanto durante questa stagione. È un anno molto impegnativo per lui con le 24 gare da disputare in F1, però quando abbiamo avuto l’occasione di confrontarci, non abbiamo parlato molto delle gare e probabilmente il tema più discusso è stato quello del Golf [ride ndr]. Chiaramente, quando sei lontano dalla pista non vuoi pensare troppo alle gare, è più importante cercare di staccare e godersi i vari momenti. Parlando invece della Add, sono diventati ormai come una seconda famiglia, lavoriamo insieme da più di due anni e onestamente sino ad ora è stato un percorso bellissimo. Passare dal kart alle Formula richiede grande preparazione e sono certo che tanti ottimi piloti, però con delle persone sbagliate alle spalle, impiegano più tempo per arrivare a ottimi risultati. Nel mio caso, grazie soprattutto a questo fantastico gruppo di persone, siamo stati capaci di performare al meglio nel minor tempo possibile".
Nel corso di questa intervista abbiamo toccato più volte la Formula 1. Hai un idolo o in generale un pilota a cui ti ispiri?
“Non ho un vero e proprio idolo, però se c’è qualcuno a cui mi ispiro è sicuramente Lewis Hamilton; un pilota grandioso, che ha vinto tanto nella propria carriera. In termini di guida potrei considerarlo un idolo, ma ad essere sincero il mio sogno è quello di continuare ad essere me stesso in futuro. Essere chi sono godendo al massimo della mia vita, sperando di continuare ad essere veloce!”
Ci hai parlato del tuo passato in kart e del tuo presente in F4. Puoi dirci qualcosa del tuo futuro? L’anno prossimo ti vedremo in una nuova categoria?
“Certo! Il prossimo anno correrò in un’altra categoria, però allo stesso tempo è importante prendersi tutto il tempo necessario, senza affrettarsi. Spero che se un giorno potrò bussare alle porte della Formula 1, potrò essere il più preparato possibile avendo accumulato il massimo dell’esperienza a disposizione. È importante farsi trovare pronti in caso ci fosse la possibilità, un giorno, di essere in Formula 1, soprattutto al fine di performare subito e bene. È però cruciale tenere a mente l’importanza di prendersi tutto il tempo necessario, facendo i giusti passi durante tutto il percorso".