image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Fumo, lacrime e tutto il resto: quell'assassino di Marc Marquez vince il 9° titolo mondiale da essere umano

  • di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

  • Foto di Ansa

28 settembre 2025

Fumo, lacrime e tutto il resto: quell'assassino di Marc Marquez vince il 9° titolo mondiale da essere umano
Nove titoli mondiali vinti così, da uomo, dopo una vita da animale. Marc Marquez ha scritto ancora la storia e lo ha fatto in Giappone, con una Honda dietro e una Ducati davanti. Oggi, dopo cinque anni di sofferenza, ha trovato la sua pace raggiungendo Valentino Rossi, domani tornerà in guerra per superarlo

Foto di Ansa

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

È il nono titolo mondiale, eppure è più grande del primo e più pesante di tutti gli altri. Marc Marquez, secondo in gara a Motegi, chiude la stagione MotoGP con cinque appuntamenti d’anticipo e lo fa lasciandosi andare in maniera assoluta e incontrollata. “Non so dove sono”, dice quando incontra la squadra sul rettilineo, una maglietta con su scritto More than numbers e un casco rosso metallizzato in mano.

Poco prima, sceso dalla moto, dice “grazie”. È la parola che viene catturata più spesso da un microfono sotto la tuta e lui la ripete in continuazione ai meccanici, al collaboratori, agli ingegneri, alla famiglia. Ogni tanto passa allo spagnolo, poi torna al “grazie” in un lunghissimo piano sequenza dal traguardo al podio. Il momento più alto della celebrazione è quasi subito: in una MotoGP che è sempre più artificiale e costruita, il filmato asciutto che gli sparano davanti agli occhi mentre lui si lascia andare ai singhiozzi, nel silenzio della cabina di commento, è un elogio allo sport e alla sua essenza. Questo non è un mondiale vinto con gioia o furia agonistica, è solo pieno di commozione. Marc in tutto questo ha la faccia di un uomo appena scampato a un disastro aereo.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da WE ARE 93 (@weare93)

La gara è parte integrante della storia: lui parte male, recupera alla prima curva, si mette al terzo posto tra Mir e Acosta e guida legnoso, quasi bloccato, sbagliando abbastanza frenate da far sì che Mir si affacci per passare. Siamo attorno al decimo giro quando Marc Marquez, un po’ come era successo ieri, capisce che guidando così rischia soltanto di finire per terra. Così si lascia andare, assottiglia il margine e passa quasi senza fatica Pedro Acosta. A metà gara è secondo dietro al compagno di squadra con quattro secondi da recuperare.

Succede però che la moto di Pecco comincia a sputare fumo azzurro, che vuol dire olio bruciato. Vuol dire anche, e soprattutto, che da un momento all’altro la moto può lasciare delle tracce su cui si scivola anche a piedi, figuriamoci con 58 gradi di piega su di una moto. Marc Marquez a quel punto è nel tunnel: forse non ci pensa, forse non lo realizza a pieno, forse - e più probabilmente - decide che comunque bisogna andare avanti. La bandiera arriva tardi per tutti, un’infinità di tempo dopo.

Marc Marquez World Champion
Marc Marquez vince il 9° titolo mondiale a Motegi, in Giappone.

Marc oggi ha nove titoli mondiali e li festeggia con More than numbers perché Liberty Media vorrebbe indicarne sette, solo quelli in MotoGP. Lo fa come il più vecchio di quest’epoca a vincere un titolo, come quello che l’ha vinto con più tempo passato dall’ultima volta ed entrando nella lista dei pochi ad avercela fatta con due costruttori diversi, in un percorso che è l’esatto opposto di quello intrapreso da Casey Stoner, il quale passò da una Ducati difficile a una Honda vincente. Lo fa per arrivare a pari merito con Valentino Rossi.

A vederlo bene, il podio, verrebbe da dire che c’è del simbolismo: Marc Marquez ha il futuro davanti, con quella Ducati rossa che si è messa a funzionare per l’occasione, mentre trova la Honda appena dietro, gli uomini in bianco ad applaudire lì sotto. Ora Marc ha la pace addosso e piange lacrime da uomo, così diverso dall’assassino spietato che vediamo in pista tutte le domeniche. Da domani tornerà in guerra.

More

L’ironia caustica della Sprint di Motegi? Pecco Bagnaia risorge ma viene oscurato da Marc Marquez, mentre l’Aprilia si fa (molto) male da sola

di Tommaso Maresca Tommaso Maresca

MotoGP

L’ironia caustica della Sprint di Motegi? Pecco Bagnaia risorge ma viene oscurato da Marc Marquez, mentre l’Aprilia si fa (molto) male da sola

Pecco Bagnaia tedoforo è la miglior sintesi della sua rinascita: ecco cosa può significare la vittoria nella Sprint in Giappone

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

MotoGP

Pecco Bagnaia tedoforo è la miglior sintesi della sua rinascita: ecco cosa può significare la vittoria nella Sprint in Giappone

Unveiling Marc Marquez: “Il decimo è possibile, ma non sono il più grande della storia”. E sul gesto di Misano, Valentino Rossi, Giacomo Agostini e il Tourist Trophy…

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

MotoGP

Unveiling Marc Marquez: “Il decimo è possibile, ma non sono il più grande della storia”. E sul gesto di Misano, Valentino Rossi, Giacomo Agostini e il Tourist Trophy…

Tag

  • MotoGP

Top Stories

  • No, Davide Tardozzi non ha ragione sulla vittoria di Bagnaia. A Mandalika però parte un nuovo mondiale e Pecco rischia sia il posto che la gloria

    di Cosimo Curatola

    No, Davide Tardozzi non ha ragione sulla vittoria di Bagnaia. A Mandalika però parte un nuovo mondiale e Pecco rischia sia il posto che la gloria
  • La Juve è un disastro, per i tifosi. Ma hanno ragione? E perché oltre che di Koopmeiners (e Tudor) non si parla di Cambiaso?

    di Matteo Cassol

    La Juve è un disastro, per i tifosi. Ma hanno ragione? E perché oltre che di Koopmeiners (e Tudor) non si parla di Cambiaso?
  • Pecco Bagnaia ha provato o no la GP24 di Franco Morbidelli? Forse la vera domanda è se ancora è tutto ok tra Ducati e VR46

    di Emanuele Pieroni

    Pecco Bagnaia ha provato o no la GP24 di Franco Morbidelli? Forse la vera domanda è se ancora è tutto ok tra Ducati e VR46
  • Mandalika, la protesta silenziosa dei giornalisti MotoGP e Pecco Bagnaia su Ducati: “Mi sono sentito Robert Plant. Ho guidato la moto di Franco? Non confermo”

    di Cosimo Curatola

    Mandalika, la protesta silenziosa dei giornalisti MotoGP e Pecco Bagnaia su Ducati: “Mi sono sentito Robert Plant. Ho guidato la moto di Franco? Non confermo”
  • La tripla crisi di Ferrari: gli scontri interni in Formula 1, Elkann se ne lava le mani e la prima elettrica fa crollare le azioni

    di Luca Vaccaro

    La tripla crisi di Ferrari: gli scontri interni in Formula 1, Elkann se ne lava le mani e la prima elettrica fa crollare le azioni
  • Il venerdì di Phillip Island? Marco Bezzecchi ingiocabile anche mezzo rotto (e in Aprilia si rischia una malsana idea). Pecco Bagnaia bene solo al mattino e con una richiesta…

    di Emanuele Pieroni

    Il venerdì di Phillip Island? Marco Bezzecchi ingiocabile anche mezzo rotto (e in Aprilia si rischia una malsana idea). Pecco Bagnaia bene solo al mattino e con una richiesta…

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Foto di

Ansa

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Max Verstappen distrugge tutti al Nurburgring con la Ferrari e ci lascia con una sola verità, che va oltre la vittoria: oggi, uno come lui, non esiste

di Luca Vaccaro

Max Verstappen distrugge tutti al Nurburgring con la Ferrari e ci lascia con una sola verità, che va oltre la vittoria: oggi, uno come lui, non esiste
Next Next

Max Verstappen distrugge tutti al Nurburgring con la Ferrari...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy