image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Unveiling Marc Marquez: “Il decimo è possibile, ma non sono il più grande della storia”. E sul gesto di Misano, Valentino Rossi, Giacomo Agostini e il Tourist Trophy…

  • di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

26 settembre 2025

Unveiling Marc Marquez: “Il decimo è possibile, ma non sono il più grande della storia”. E sul gesto di Misano, Valentino Rossi, Giacomo Agostini e il Tourist Trophy…
“Non ho mai nascosto che Valentino Rossi è stato un mio idolo insieme a Dani Pedrosa, al quale mi sono ispirato di più per via dell’altezza, quindi sì, eguagliare Valentino Rossi fa effetto”. Lo ha detto Marc Marquez a As.com, ammettendo anche che quella tuta sventolata sul podio di Misano, quindici giorni fa, è stata una provocazione. E aggiungendo che al decimo titolo ci pensa, perché “sono i conti che si fanno alla fine a contare: i numeri non mentono”. Ci proverà, ma non sarà una ossessione. Mentre ciò che proprio non vuole provare è altro…

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Funziona così anche in MotoGP: con quelli di casa finisci per parlarci sempre un po’ di più. Marc Marquez, ad esempio, lo ha fatto in Giappone, concedendo una intervista al quotidiano sportivo spagnolo As.com, in cui s’è sbottonato decisamente di più di quanto non abbia fatto nei media scrum e nella conferenza stampa di questo fine settimana. E’ la vigilia di qualcosa di grosso e l’otto volte campione del mondo (o sei come pretendono che si dica i nuovi padroni della MotoGP) non gioca la parte di quello che è nel bel mezzo di un week end di gara come un altro. Anzi, sembra guardare già oltre. “Eguagliare Valentino Rossi è un altro onore – dice il 93 - Ho sempre detto che, quando guardavo le gare, i miei idoli erano Valentino Rossi e Dani Pedrosa. Erano due che ammiravo e da cui ero ipnotizzato. Il riferimento? Mi sono sempre concentrato di più su Pedrosa, per la sua altezza, perché da piccolo assomigliavo di più a Dani e volevo essere come lui, ma eguagliare Rossi...”.

20250926 092413295 9138

E’ una provocazione? In verità no, Marc Marquez sembra sincero e anche coerente rispetto a ciò che ha sempre sostenuto parlando dei suoi eroi e dei campioni a cui si è ispirato. Le provocazioni, semmai, sono altre. E a distanza di giorni si possono anche ammettere: “quello che ho fatto sul podio a Misano è stato più gratificante della conquista del titolo in quella gara lì. È stato un gesto che aveva un doppio o triplo significato. Ci ho pensato tutta la notte: la tuta mi ha dato una motivazione e una concentrazione extra. Mi è piaciuta l’idea e mi sono detto che dovevo farla, perché l'ho immaginata. Se mostri una tuta di una fabbrica diversa dalla Ducati, è diverso, ma ho fatto l'E' Rosso che aveva fatto Davide Tardozzi. E poi il doppio significato di Messi al Bernabéu, ma non l'ho fatto perché sono un tifoso del Barcellona. Se l'avesse fatto qualcun altro e fosse stata un'immagine iconica, l'avrei fatto lo stesso”.

Sì, quella era una provocazione e ormai è chiaro anche a chi non se ne è accorto subito, ma fa parte del gioco e, tutto sommato, fa parte pure di un personaggio che ha le sue legittime ambiguità. Come quando dice di non sentirsi il più grande della storia. E che non lo sarà neanche dopo che sarà arrivato il nono titolo: “non dirò mai se sono il migliore perché credo che ogni pilota abbia avuto la sua epoca. È molto difficile dire se uno sia migliore di un altro. Poi, quando qualcuno si ritira, i numeri ti dicono chi è il migliore. I numeri non mentono. Le parole sono portate via dal vento, ma i numeri non mentono. Ci sono piloti che non hanno mai gareggiato l'uno contro l'altro e non è chiaro chi sia più veloce, perché ognuno ha avuto la sua epoca, le sue difficoltà, i suoi infortuni e i suoi momenti”.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Marc Márquez (@marcmarquez93)

Spiega la sua posizione, tira in ballo Messi e Maradona, ribadisce che tutto quello che conta sono i conti che si fanno alla fine e, poi, sembra lanciare un’altra provocazione. “Agostini è irraggiungibile, anche Nieto è irraggiungibile. Non dico impossibile, ma non fattibile – aggiunge – Il decimo, invece, è possibile, ma semplicemente perché sarà quello che verrà dopo: il prossimo numero”. Lo vuole e è evidente, dopo il passaggio sui numeri che contano, anche chi intende superare proprio con i numeri. Ma Marc Marquez spiega pure che per lui non sarà un’ossessione.

“L'ossessione – conclude - era tornare dall'operazione. Quella è diventata un'ossessione, nel senso che, se non fosse stata un'ossessione, non sarei tornato. Era un'ossessione quotidiana. Mi svegliavo ogni giorno pensando alla guarigione. Questa è un'ossessione. Ora no, non mi sveglierò ogni giorno pensando a come vincere il decimo”. E’ una certezza che ha e è solida almeno quanto un’altra certezza: il Tourist Trophy è una cosa da matti. “Si – scherza – Giacomo Agostini ha vinto anche lì, ma io non correrò mai lì. I circuiti sono progettati per questo, per spingere la moto al limite. Lì è come giocare alla lotteria”.

Marc Marquez Daruma
Marc Marquez e il casco speciale Motegi 2025

More

Quindi domenica vinci il nono mondiale? Si, ma niente di serio! Tutta la leggerezza di Marc Marquez nel pesante venerdì di Motegi: “Pecco volava: giornata strana, ci siamo innervositi!”

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

MotoGP

Quindi domenica vinci il nono mondiale? Si, ma niente di serio! Tutta la leggerezza di Marc Marquez nel pesante venerdì di Motegi: “Pecco volava: giornata strana, ci siamo innervositi!”

È primo, ma mette sempre davanti gli altri: Marco Bezzecchi a Motegi col “non sono schiavo dei controlli” ha conquistato anche i puristi

di Tommaso Maresca Tommaso Maresca

MotoGP

È primo, ma mette sempre davanti gli altri: Marco Bezzecchi a Motegi col “non sono schiavo dei controlli” ha conquistato anche i puristi

"Sanno cosa devono fare": ora che Yamaha ha un V4, Fabio Quartararo non ha più la pazienza. E su Marc Marquez e Ducati…

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

MotoGP

"Sanno cosa devono fare": ora che Yamaha ha un V4, Fabio Quartararo non ha più la pazienza. E su Marc Marquez e Ducati…

Tag

  • Motegi
  • Giappone
  • MotoGP
  • intervista

Top Stories

  • No, Davide Tardozzi non ha ragione sulla vittoria di Bagnaia. A Mandalika però parte un nuovo mondiale e Pecco rischia sia il posto che la gloria

    di Cosimo Curatola

    No, Davide Tardozzi non ha ragione sulla vittoria di Bagnaia. A Mandalika però parte un nuovo mondiale e Pecco rischia sia il posto che la gloria
  • La Juve è un disastro, per i tifosi. Ma hanno ragione? E perché oltre che di Koopmeiners (e Tudor) non si parla di Cambiaso?

    di Matteo Cassol

    La Juve è un disastro, per i tifosi. Ma hanno ragione? E perché oltre che di Koopmeiners (e Tudor) non si parla di Cambiaso?
  • Pecco Bagnaia ha provato o no la GP24 di Franco Morbidelli? Forse la vera domanda è se ancora è tutto ok tra Ducati e VR46

    di Emanuele Pieroni

    Pecco Bagnaia ha provato o no la GP24 di Franco Morbidelli? Forse la vera domanda è se ancora è tutto ok tra Ducati e VR46
  • Mandalika, la protesta silenziosa dei giornalisti MotoGP e Pecco Bagnaia su Ducati: “Mi sono sentito Robert Plant. Ho guidato la moto di Franco? Non confermo”

    di Cosimo Curatola

    Mandalika, la protesta silenziosa dei giornalisti MotoGP e Pecco Bagnaia su Ducati: “Mi sono sentito Robert Plant. Ho guidato la moto di Franco? Non confermo”
  • La tripla crisi di Ferrari: gli scontri interni in Formula 1, Elkann se ne lava le mani e la prima elettrica fa crollare le azioni

    di Luca Vaccaro

    La tripla crisi di Ferrari: gli scontri interni in Formula 1, Elkann se ne lava le mani e la prima elettrica fa crollare le azioni
  • I piloti della MotoGP andrebbero forte in SBK solo con le Panigale? Oh Toprak, scendi dal trespolo (perchè domani è vicino)

    di Emanuele Pieroni

    I piloti della MotoGP andrebbero forte in SBK solo con le Panigale? Oh Toprak, scendi dal trespolo (perchè domani è vicino)

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Italia-Polonia ai Mondiali di volley: ma perché i polacchi sono i più forti del mondo a pallavolo? Per il cubano naturalizzato Wilfredo Leon, ma non solo…

di Redazione MOW

Italia-Polonia ai Mondiali di volley: ma perché i polacchi sono i più forti del mondo a pallavolo? Per il cubano naturalizzato Wilfredo Leon, ma non solo…
Next Next

Italia-Polonia ai Mondiali di volley: ma perché i polacchi sono...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy